Foto: Marcelo Maragni / Red Bull Content Pool

Tempo di festeggiamenti a Dammam! La Dakar 2023 si chiude con la straordinaria cavalcata vincente di Nasser Al-Attiyah, Mathieu Baumel e del team Toyota! Successo n.5 per il pilota del Qatar che anche quest’anno ha ribadito la propria supremazia sfruttando al meglio l’indistruttibile Toyota Hilux.

Sébastien Loeb deve accontentarsi del secondo posto alle spalle del vincitore. Ma la sua è stata una grande rimonta dopo le difficoltà dei primi giorni. Sul podio di gara anche l’incredibile debuttante brasiliano Lucas Moraes su Toyota della scuderia Overdrive Racing.

Delusione Audi, protagonista mancata di questa edizione 2023 del rally raid più duro del Mondo.

 

AL-ATTIYAH: THE KING OF THE  DUNES

Nasser Al-Attiyah lo ha fatto di nuovo! Continua a riempiersi di straordinari trofei la bacheca del pilota dominatore di questa Dakar 2023. Non c’è altro modo per definire la cavalcata trionfale in questa 45^ edizione del rally raid che ormai si disputa in Arabia Saudita.

Il Re delle dune si è ripresentato al via più in forma che mai. Il talento classe 1970 ha dominato nel deserto arabo, superando con una certa facilità tutti gli ostacoli più tosti dove invece i suoi avversari si sono fermati. E come anche nel 2022, l’apporto del suo amico-navigatore Mathieu Baumel è stato fondamentale per portare a casa un successo “meno impegnativo” del solito.

I rivali di Nasser si sono polverizzati dopo le prime tappe: il team Prodrive e Loeb si sono dissolti dopo le forature della Tappa 2. La tanto attesa corazzata Audi si è disintegrata nella tappa 6 quando Peterhansel e Sainz sono stati messi KO da un incidente avvenuto esattamente nello stesso punto di prova mentre viaggiavano insieme a ritmo sostenuto, proprio per cercare di riprendere Nasser. Anche il pilota di casa Al Rajhi è caduto nei tranelli dell’infausta 6^ prova della Dakar 2023 non riuscendosi a ripetere dopo l’exploit dell’annata passata. Gli altri invece semplicemente non sono mai stati in grado di impensierire il Re.

Al-Attiyah sale a quota 5 successi nella Dakar! Davanti a lui nella classifica Auto c’è solo il mostro sacro Stéphane Peterhansel “Mister Dakar” con i suoi 8 trionfi ottenuti con i marchi Mitsubishi, Mini e Peugeot. Inoltre, grazie alle tre vittorie di tappa conquistate nel 2023, Al-Attiyah adesso vede davvero vicino il record di vittorie di tappa assolute di Vatanen, fermo a quota 50!

 

Quinta affermazione alla Dakar per il “Principe” Nasser (Red Bull Content Pool)

 

TOYOTA PROTAGONISTA

La Dakar è un gioco di squadra. Nessuno vince da solo: il pilota ha bisogno del proprio navigatore, l’equipaggio ha necessità di avere un mezzo competitivo e affidabile. E quest’anno Toyota ha rimarcato ancora una volta la propria supremazia tra i veicoli in gara.

L’Hilux T1+ si è rivelato più forte di qualsiasi ostacolo, più forte anche sulle polemiche del “BOP”. C’era un po’ di preoccupazione per i cavalli in meno, ma lo squadrone Toyota, sempre concentrato, ha saputo tirare fuori il meglio dal favoloso motore V6 turbo. Macchina veloce, e meccanicamente indistruttibile come spesso sottolineato dagli stessi piloti. Toyota è riuscita a vincere perché ha sviluppato bene il proprio mezzo e si è presentata preparata a questa Dakar 2023, durissima soprattutto nella sua fase iniziale. Un chiaro messaggio lanciato ai rivali Prodrive e Audi. E se non fosse stato per Loeb, si poteva parlare addirittura di tripletta.

 

ANCORA LOEB DIETRO NASSER, GIOIA MORAES

Ancora Loeb alle spalle del vincitore, come nel 2022. La Dakar del cannibale però è stata molto diversa da quella dell’anno scorso: un reale duello con Al-Attiyah in realtà non c’è mai stato. L’anno scorso il pilota della Prodrive era stato uno dei pochi a salvarsi dal disastro della tappa 2. Storia diversa però quella di quest’anno: Loeb e il team sono completamente mancati nella 2^ tappa, toppando la strategia e forse il set up della vettura, compromettendo dopo numerose forature la propria gara. In più nel tentativo di rimonta, anche un errore di guida nella tappa 5 fra le dune.

Da li in poi però si è visto un altro Seb: incredibilmente sempre sul pezzo, veloce e sicuro. Il prototipo Hunter sviluppato dalla Prodrive si è rivelato decisamente migliore sulla sabbia soffice e sulle tecniche dune del “Quarto Vuoto” e Loeb ha inanellato una serie di successi che gli hanno permesso di stabilire un nuovo record nella Dakar e di rimontare dal 31° posto della generale fino al 2° assoluto. Più di così era impossibile.

E’ questione di esperienza e di preparazione. Loeb e Prodrive possono fare meglio. Il tempo per migliorarsi c’è ma Toyota è un avversario ostico. E con questo Al-Attiyah serve essere  al top solo per poter pensare di competere.

Loeb chiude 2° in rimonta la Dakar 2023 (Red Bull Content Pool)

Dietro la “rossa” di Loeb ha chiuso l’altra Toyota Hilux guidata dal debuttante Moraes. Il brasiliano è la vera sorpresa di questa edizione, infatti mai un pilota privato debuttante aveva fatto così bene alla Dakar. Dopo i grandi successi in patria, Moraes si fa notare al mondo intero… mai esagerato alla guida, sempre molto preciso e molto “tattico”. Anche qui il merito è in parte di Toyota che nella seconda parte della Dakar lo ha affiancato al team leader Al-Attiyah, aiutandolo a superare le fasi concitate di gara. Moraes, già definito un talento emergente, adesso può puntare davvero ad una carriera vincente nei rally raid. Ha solo 31 anni ed è seguito dal mega sponsor Red Bull… meglio di così!

Alle spalle della coppia Moraes-Gottschalk hanno chiuso gli altri pick up del marchio Toyota dei piloti De Villiers ed Lategan. I due sudafricani hanno corso una buona Dakar: per Giniel è l’ennesimo risultato solido, da buon numero 2 del team. Per Lategan c’è un po’ di amaro in bocca per gli errori, ma il giovane talento può ritenersi soddisfatto di aver visto il traguardo e aver chiuso in top5.

Moraes 3° al debutto con l’ex campione Gottschalk alle note (Red Bull Content Pool)

Grande l’impresa del privatissimo Martin Prokop: il pilota ceco ex WRC ha infatti portato al 6° posto finale il suo Ford Raptor T1+ che per questa Dakar era stato completamente rivisto dopo la deludente esperienza 2022. I risultati gli hanno dato ragione, Prokop ha eguagliato il suo miglior piazzamento registrato nel 2019.

L’argentino Yacopini firma il suo miglior risultato alla Dakar piazzando il Toyota Hilux in livrea nera al 7° posto assoluto. Dietro Yacopini ha concluso una grande Dakar l’esperto pilota cinese Wei Han, vincitore della classe 2RM buggy! Han alla guida del buggy realizzato dalla struttura francese SMG ha beffato il team Century Racing che purtroppo ha fatto harakiri nelle ultime due tappe: ieri l’incidente di Baragwanth, oggi la sfortuna ha colpito Serradori che ha rotto il motore (un V6 biturbo Audi al debutto) proprio nell’ultima tappa.

Il team X-Raid porta il nuovissimo Mini JCW Plus in top10 al debutto grazie alla solida prestazione di Sebastian Halpern che ha preceduto il Prodrive Hunter di Guerlain Chicherit che chiude la sua Dakar 2023 al 10° posto assoluto, anche lui come Loeb in rimonta dopo un inizio buio.

Appena fuori dalla top10 si sono piazzati i veloci buggy della francese MD Rallye Sport con Lavieille 11° e Lachaume 12° che hanno preceduto il pilota del team Audi Mattias Ekstrom. Quest’anno addirittura nessuna Audi è arrivata fra i primi 10.

 

CLASSIFICA FINALE DAKAR

1. AL-ATTIYAH/BAUMEL (TOYOTA)
2. LOEB/LURQUIN (PRODRIVE) +1:20:49
3. MORAES/GOTTSCHALK (TOYOTA) +1:38:31
4. DE VILLIERS/MURPHY (TOYOTA) +2:29:12
5. LATEGAN/CUMMINGS (TOYOTA) +2:36:23
6. PROKOP/CHYTKA (FORD) +3:40:44
7. YACOPINI/OLIVERAS (TOYOTA) +4:27:09
8. HAN/LI (BUGGY SMG) +4:28:59
9. HALPERN/GRAUE (MINI) +4:46:26
10. CHICHERIT/WINOCQ (PRODRIVE) +5:22:10

PROTOTIPI LEGGERI SSV

Austin Jones e Gustavo Gugelmin sono i campioni Dakar nella categoria Prototipi leggeri con il Can-Am Maverick X3 turbo ufficiale del team Red Bull. Per Jones è la seconda affermazione consecutiva alla Dakar: lo scorso anno infatti aveva vinto la classe minore T4, sempre su Can-Am, e quest’anno al debutto in T3 ha saputo prevalere dopo un bel duello con il rivale belga De Mevius.

Alle spalle del vincitore ha chiuso il talentuoso Seth Quintero, quest’anno un po’ più in ombra ma comunque veloce e affidabile. Sul podio chiude De Mevius che dopo i problemi accusati sul suo buggy OT3 ha dovuto cedere la leadership della corsa al rivale Jones.

Fuori dal podio Cristina Gutierrez, vittima del fango nelle prime tappe della Dakar. La brava e veloce spagnola ha preceduto il campione uscente Francisco “Chaleco” Lopez.

Il team Yamaha X-Raid al debutto ha chiuso al 10° posto con Ignacio Casale anche se le ambizioni del team erano ben diverse.

Can-Am ancora al vertice della classifica SSV con l’americano Jones (RB Content Pool)

Nella classe T4 Rokas Baciuska ha perso la Dakar proprio negli ultimi chilometri della tappa finale. Una beffa per il giovane talento lituano del team Red Bull che si è dovuto arrendere alle noie tecniche del suo Can-Am. Delusione anche per il team Red Bull che puntava a fare doppietta tra i Side by Side.

La vittoria finale è andata dunque al giovanissimo debuttante Eryk Goczal, appena 18 anni e già un vincente nel rally raid più famoso del mondo. Baciuska ha chiuso 2° davanti a Marek Goczal 3°. Molly Taylor ha fatto 12° di T4, il miglior italiano è Pietro Cinotto, in coppia con Bertoldi sul Polaris RZR Pro R che hanno tagliato il traguardo in 30^ posizione di classe.

 

L’olandese Van Kasteren si aggiudica la Dakar fra i camion (A.S.O./F.Le Floc’h/DPPI)

 

CAMION: SUCCESSO DI VAN KASTEREN SU IVECO

Il team De Rooy è tornato ai vertici della categoria Camion e lo ha fatto con il pilota olandese Janus Van Kasteren sull’Iveco Powerstar.

La Dakar dei camion è stata segnata però dall’incidente che ha coinvolto Loprais e lo spettatore italiano, poi purtroppo deceduto. Loprais alla guida del suo camion Praga è stato costretto a ritirarsi proprio quando era in testa e in controllo del rally.

Il marchio Iveco ha fatto tripletta con Martin Macik (team MM) e Martin Van den Brink (De Rooy) entrambi a podio sui rispettivi potenti Powerstar.

Il giovane Mitchel Van den Brink coglie un importante 4° posto davanti al migliore dei Tatra, quello di Jaroslav Valtr che completa la top5.

Il team Italtrans di Claudio Bellina si classifica 13° di categoria su Iveco Powerstar preparato dalla struttura ceca MM Technology.

 

 

 

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