Foto: Jaanus Ree / Red Bull Content Pool

Sébastien Ogier e Vincent Landais vincono la 91^ edizione del Rallye Monte-Carlo. E’ il successo n.9 per Ogier al Monte, una vittoria pesante che lo riporta in testa nell’albo d’oro di questa classica mondiale. Ma è anche la vittoria del team Toyota che ha mostrato una netta superiorità rispetto ai rivali. Rovanpera termina secondo, Neuville terzo “salva” Hyundai dalla figuraccia. 

Il campione del Mondo in carica Kalle Rovanpera non sfigura e mostra ancora una volta grande confidenza al volante della GR Yaris Rally1 versione 2023. Per il finlandese volante questo secondo posto vale virtualmente come una vittoria, avendo surclassato tutti i suoi avversari. Ott Tanak è il protagonista mancato della corsa. Debutto da rivedere per l’estone sulla Puma della M-Sport.

THE MONTE MASTER

Ogier ha riscritto la storia del Rally di Monte-Carlo. E’ il successo n.9 ottenuto questa volta con Vincent Landais alle note, primo trionfo assoluto nel WRC per il giovane copilota. Seb ha corso un Monte diverso questa volta prendendosi forse qualche rischio in più all’inizio ed amministrando poi, lasciando l’azzardo ai suoi rivali. La tattica ha pagato poiché il pilota di gap ha centrato in pieno il suo obiettivo senza rischiare nulla, facilitato anche da una gara praticamente asciutta e pulita, contro ogni previsione iniziale.

Di certo si è fatta sentire l’assenza di Loeb che l’anno scorso, in una gara più imprevedibile tra macchine completamente nuove e strade con più ghiaccio, aveva messo un po’ di pepe ancor prima dell’inizio del rally, terminato poi con un esito pazzesco dopo una battaglia imprevedibile fino all’ultimo metro. Tutt’altra storia quest’anno, anche perché bisogna dire che questa Yaris versione 2023 sta proseguendo sulla costanza dell’anno passato: sugli asfalti monegaschi ha dimostrato di essere nettamente la macchina più veloce in Rally1. Al Monte c’era solo Toyota quest’anno, con buona pace di Hyundai e M-Sport Ford.

Una gara pulita, senza sbavature, dominata controllando il proprio passo. Il bilancio dice nove vittorie di tappa, cinque di queste ottenute tutte consecutivamente nelle prime cinque prove d’apertura della corsa. Non poteva esserci vittoria più “dolce” per Ogier che festeggia meritatamente il nuovo primato al Monte-Carlo.

 

ROVANPERA E NEUVILLE A PODIO 

Kalle Rovanpera ci ha provato ma non è mai sembrato realisticamente della partita per la vittoria di questo Monte-Carlo, non con questo Ogier. Tuttavia Kalle è stato il migliore alle spalle del vincitore, piazzando ottimi riferimenti e correndo il rally con un piglio diverso rispetto a quello dell’edizione 2022. Il Campione del Mondo in carica ha fatto sue ben 6 prove speciali, tutte ottenute nella seconda metà di rally, ma con un Ogier praticamente in gestione.

In ottica mondiale, è sicuramente Rovanpera il vincitore “virtuale” della gara sottolineando la sua ottima prova con il successo pesante nella Power Stage che lo portano ad un totale di ben 23 punti in classifica generale, a soli 3 punti dietro al vincitore Ogier… tanto per dire…

Delude invece Hyundai. Erano ben altre le aspettative del team per questo rally. Ci si aspettava un Thierry Neuville in forma mondiale, veloce e deciso fin dal via di questo Monte-Carlo. E invece la realtà che abbiamo visto è ben diversa dalle nostre aspettative, e sicuramente anche quello di tutta Hyundai.

Neuville non ha mai dimostrato di essere al passo di Ogier e nemmeno di Rovanpera. Solo due i successi di PS, troppo poco contando anche il risultato disastroso dei compagni di squadra Sordo e Lappi. E dire che Hyundai sembrava aver mostrato dei progressi su asfalto l’anno scorso. Ma non è questo il caso.

Neuville-Wydaeghe (3°) salvano Hyundai dalla figuraccia (Jaanus Ree / Red Bull Content Pool)

Per Neuville è un Monte deludente, non lo ha nascosto nemmeno lo stesso belga nell’intervista sul traguardo. La vettura non c’è, lo si notava anche dagli onboard e dai troppi movimenti e input al volante dati dal forte Thierry per controllare l’indemoniata e scomposta i20 N Rally1 che almeno in questa prima prova del 2023 non ha mostrato alcun passo avanti su Toyota. Sarà ancora tempo di riflessioni. Non è un buon inizio, e c’è sicuramente tanto lavoro da fare per il nuovo team principale Cyril Abiteboul.

 

BEFFA EVANS, DEBUTTO COSI’ COSI’ IN FORD PER TANAK

Il Monte edizione 2023 poteva essere l’opportunità per una svolta di Elfyn Evans…e invece ecco l’ennesimo rimando. Evans aveva approcciato bene fin dal via a questo rally ma una foratura sulla PS5 gli ha subito troncato ogni aspettativa di fare bene. Difficile valutare in modo obiettivo la sua gara, chiusa col quarto posto: per quel che si è visto non è affatto da buttare la prestazione del gallese. Ma siamo sempre ai soliti se e ma… Scopriremo nei prossimi appuntamenti di che pasta è fatto questo Evans “rigenerato” a detta di Toyota per questo 2023. Di sicuro è un inizio migliore rispetto a quello della passata stagione.

Ott Tanak… non è buona la prima! Non che ci si aspettasse chissà cosa di diverso. Il team è lo stesso dell’anno scorso, la vettura non sembra essere stata rivoluzionata. Il feeling tra Tanak e la Puma è ancora tutto da costruire, soprattutto su asfalto, dove sappiamo che l’estone comunque non si esprime come sa fare sulla terra o sulla neve. Il bilancio parla di un quinto posto ottenuto dopo una scia di problemi sulla vettura, a partire da quello al cambio subito in avvio, per poi passare al malfunzionamento del servosterzo nella terza tappa. Insomma, le solite rogne della Puma. E’ una sfida tutta nuova per il campione del mondo 2019, una sfida in salita di cui sembra ben consapevole. Vedremo come andrà…

Debutto in salita per Tanak sulla Ford Puma (Jaanus Ree / Red Bull Content Pool)

Più staccati e nettamente attardati gli altri protagonisti in Rally1. Takamoto Katsuta è stato sfortunato, patendo un problema al freno a mano che lo ha subito condannato ad inizio rally ponendolo dietro a tutti i suoi rivali. Il giapponese però ha reagito bene, sfruttando una Yaris in forma super, e rimontando fino al sesto posto finale, seppur con un brivido nella prova conclusiva quando ha ceduto una sospensione sulla sua Toyota. Una gara corsa in linea con le aspettative comunque.

Male, malissimo gli altri due piloti ufficiali Hyundai. Un rally davvero disastroso per Dani Sordo (7°) ed Esapekka Lappi (8°). Le loro difficoltà non hanno fatto altro che evidenziare come Hyundai non fosse affatto ben messa con la vettura per questo rally. La gara del team è stata salvata dal buon piazzamento a podio di Neuville che non poteva ottenere di più, e anzi, forse deve ringraziare la foratura di Evans. Mai visto un Sordo così angosciato sulla sua vettura. Debutto da dimenticare per Lappi, che almeno può essere giustificato dal fatto di aver condotto pochi test su asfalto con la i20. Situazione comunque preoccupante.

Ritiro per Loubet, mai in evidenza sulla Puma in questa prima uscita da seconda guida di M-Sport.

 

Gryazin vince il WRC2 al volante della nuova Fabia RS (Jaanus Ree / Red Bull Content Pool)

 

A chiudere la top10 le vetture meno della classe WRC2. Debutto vincente nel Mondiale per la nuova Skoda Fabia RS Rally2 portata al successo dal pilota russo Nikolay Gryazin! E’ il primo sigillo in questa gara per Gryazin che si mette in luce con ottimi riscontri cronometrici, ben superiori a quelli fatti segnare dai suoi rivali francesi – Rossel e Lefebvre. Il pilota della scuderia Toksport è stato rallentato da una foratura che tuttavia non gli ha pregiudicato la corsa.

Beffato Yohan Rossel che su Citroen ha subito Gryazin per larghi tratti della corsa. Comunque buona e positiva la prova del francese che ha chiuso in top10 e secondo alle spalle del vincitore WRC2, staccato di soli 4.5″. Tuttavia Rossel ha portato a casa la power stage di classe. NOTA IMPORTANTE*

Tre marchi diversi nelle prime tre posizioni in WRC2 grazie allo spagnolo Pepe Lopez che fa terzo nella classe sulla Hyundai i20 N Rally2 conquistando anche un gran bel piazzamento assoluto.

Alle spalle di Lopez, Erik Cais ha portato al quarto posto l’altra nuova Fabia RS superando nell’ultima parte di rally il rientrante Adrien Fourmaux (5°) veloce ma incostante sulla Fiesta Rally2 che forse patisce un pochino i progressi delle vetture rivali. Alle sue spalle ha chiuso Oliver Solberg (6°) sempre velocissimo ma un po’ falloso. Per il figlio d’arte comunque questa era una gara per fare esperienza sulla nuova vettura, infatti correva fuori classifica. Solo 10° il veloce Lefebvre, un po’ frustrato al volante della C3 con cui ha ottenuto il titolo in Belgio. Gara da terzo incomodo per lui, ma sempre alle spalle di Rossel, e poi compromessa da una gomma bucata sulla PS16.

Francois Delecour e Sabrina De Castelli vincono nel Trofeo Master surclassando i nostri portacolori Mauro Miele e Luca Beltrame, entrambi al volante delle nuovissime Skoda.

Matteo Gamba è il migliore della pattuglia italiana con il 13° di classe sulla “vecchia” Fabia Evo, facendo meglio di Miele. Più staccato in Rally2, ma è buono il debutto per lo specialista delle salite Christian Merli (Skoda) ha che fatto meglio di Alessandro Gino (Citroen).

 

CLASSIFICA FINALE RALLY MONTE-CARLO

1. OGIER-LANDAIS (TOYOTA)
2. ROVANPERA-HALTTUNEN (TOYOTA) +18.8
3. NEUVILLE-WYDAEGHE (HYUNDAI) +44.6
4. EVANS-SCOTT (TOYOTA) +1:12.4
5. TANAK-JARVEOJA (FORD) +2:34.9
6. KATSUTA-JOHNSTON (TOYOTA) +3:32.6
7. SORDO-CARRERA (HYUNDAI) +3:47.5
8. LAPPI-FERM (HYUNDAI) +3:51.3
9. ROSSEL-DUNAND (CITROEN) +10:07.9*
10. GRYAZIN-ALEKSANDROV (SKODA) +10:08.4*

*a seguito di una penalità comminata a Gryazin per un taglio, il pilota russo viene penalizzato di 5 secondi e perde la vittoria del WRC2 che viene invece assegnata a Rossel! 

 

 

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