photo by Extreme-E

Tra correre e scappare siamo giunti alla terza edizione del campionato Extreme E. Alejandro Agag nei primi tempi ha puntato molto sulla sua nuova creatura full-elettrica offroad: gli sforzi fatti agli inizi stanno ripagando il papà della Formula E. Come tutte le cose nuove, ha fatto fatica ad innestarsi nell’ottica collettiva, già di difficile apertura sul fronte elettrico/ibrido. Ma con impegno e costanza, lavorando anche sulle basi della gara in sè, è uscito un prodotto degno di nota. Il format di gara, sulla falsa riga del rallycross, giova alla competizione e allo spettacolo per chi segue da casa. Svariati aggiustamenti sono stati fatti nel corso del tempo, di cui uno importantissimo proprio negli ultimi giorni. Il format di qualificazione è stato cambiato, così come quello di gara. Il tutto è stato snellito; infatti ci saranno sempre due fasi di qualificazione, da due heat ciascuna, in cui saranno presenti cinque vetture. Come lo scorso anno verranno assegnati dei punti che determineranno l’accesso alle fasi di gara. Per i vincitori delle heat di qualifica verrà anche assegnato un punto extra per il campionato. La fase di gara è stata “ripulita”, avendo la Redemption Race e la Grand Final. In sostanza i piloti combatteranno per la prima metà della classifica e per la seconda.

Battaglia ancora aperta?

Nel 2021 abbiamo assistito alla vittoria di campionato per Johan Kristoffersson e Mikaela Kottulinsky. Il binomio nordico ha funzionato molto bene, lasciando agli avversari soltanto le briciole. Nella stagione 2022 però hanno accusato forse la pressione di doversi ripetere: alla luce dei fatti, troviamo l’eclatante incidente con Carlos Sainz. Oggetto di grande discussione e innesto di grande polemica per la gestione del tracciato, ha comunque definito una penalità per la coppia svedese. Nel frattempo Sebastièn Loeb e Cristina Gutierrez hanno rafforzato la loro partnership, lavorando in tandem sempre al meglio. Ne è la dimostrazione dell’ultimo campionato vinto, lasciando a bocca asciutta RXR, il quale ha dovuto chiudere la stagione con un mesto ritiro.

Il 2023 si apre nel frattempo con conferme e novità. Niente Extreme-E per Sebastièn Loeb, il quale è stato sostituito da Fraser McConnel. Il campionato perde anche un altro rallysta: Carlos Sainz non rientra dopo l’infortunio ed è rimpiazzato da Mattias Ekstrom. New entry invece anche per questa edizione, con la fondazione del team da parte del noto DJ, Carl Cox. Al momento però non sono ancora noti i piloti.
Tutti i team iscritti e presenti prenderanno ufficialmente il via domani a Neom, in Arabia Saudita, per il consueto Desert X Prix. Per il secondo appuntamento, gli equipaggi si dovrebbero spostare in Scozia per metà Maggio. Diciamo dovrebbero, in quanto deve essere ancora annunciato ufficialmente. Presenza invece certa per l’Italia, con il ritorno dell’Island X Prix in Saredegna nel bel mezzo dell’estate. Ancora incerta la location per il quarto round, in diatriba tra il Brasile e gli Stati Uniti per settembre.  Il campionato invece sarà chiuso come lo scorso anno dal Cile, in Antogofasta a Dicembre.

 

 

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