Boom di richieste! Nonostante siano più costosi (ma anche più veloci) i nuovi prototipi “Plus” (gruppo T1+) stanno facendo gola ai tanti privati della specialità rally raid.

Già protagonisti alla Dakar ormai da più di un anno, rispetto ai vecchi gruppo T1 i nuovi mezzi rappresentano un netto passo in avanti a livello di prestazioni: gomme più grandi, escursione maggiore delle sospensioni e già questo basta per far fare il grande salto prestazionale nei rally raid. I Plus si sono rivelati anche più semplici da interpretare per i piloti privati, mentre per i PRO il discorso si è fatto ancora più serio con l’incremento delle prestazioni: basti pensare all’incubo buggy per Nasser Al-Attiyah alla Dakar, ormai solo un lontano ricordo…

 

UN PRODRIVE EX LOEB ORA IN SUDAMERICA

Gli ultimi privati a mettere le mani sui nuovi T1+ sono i fratelli Baumgart, piloti di nazionalità brasiliana. Con la loro scuderia X Rally Team sono riusciti ad acquisire due Prodrive Hunter T1+ spec 22′ che porteranno al debutto nel Mondiale Rally Raid in occasione del prossimo appuntamento al Sonora Rally (22-28 aprile).

Sarà l’opportunità per i Baumgart di prendere confidenza con il nuovo acquisto, seguiti dal supporto della stessa Prodrive che sarà in gara con il pilota ufficiale Sébastien Loeb. Una chicca: proprio uno dei suddetti mezzi ha corso l’ultima Dakar con Loeb vincendo ben 7 tappe.

Uno dei Prodrive di Loeb ora nelle mani dell’X Rally Team (Foto: X Rally Team)

Ci sarà futuro anche alla Dakar per i due Prodrive della X Rally Team? Al momento non è dato saperlo. Tuttavia si tratta di un progetto di grande rilevanza, e di sicuro la scuderia sarà al via del Rally Sertões in Brasile, in primis per sfidare il pilota Red Bull Lucas Moraes, ultimo vincitore alla guida di un Toyota Hilux T1+ battendo proprio Marcos Baumgart, e sul podio anche nell’ultima Dakar sempre alla guida del pick up nipponico.

 

HILUX IL MEZZO PIU’ RICHIESTO

Sull’onda del successo (e dominio) delle ultime Dakar, il mezzo più in voga e richiesto è sicuramente il Toyota Hilux T1+. Il pick up del marchio giapponese viene realizzato in Sudafrica dagli specialisti della Hallspeed. Talmente elevata è la richiesta del mezzo che al momento è davvero difficile poterne accedere ad uno.

E così per ovviare al problema e per proporre una soluzione più low cost, sempre dal Sudafrica la Treasury One Motorsport insieme alla WCT Engineering propongono una “versione B” dell’ Hilux. Si tratta di un Hilux simile a quello factory ma più semplificato nelle componenti, per rendere più semplice e meno frequente la manutenzione. Il motore sarà un V8 probabilmente simile a quello già usato sulle vecchie versioni factory del pick up, a differenza del nuovo ma più complesso V6 turbo attualmente in uso sul mezzo ufficiale. L’obiettivo è quello di proporre una “versione B” del famoso Toyota ad un prezzo più contenuto e di più facile gestione.

 

Uno dei tanti Toyota privati visti in azione alla Dakar (DPPI / Red Bull Content Pool)

 

Se Toyota e Prodrive si erano già ben mosse sul mercato dei privati con le loro proposte, recentemente ha fatto il grande passo anche il marchio Mini, con il nuovo John Cooper Works Plus sviluppato dalla X-Raid. Il debutto è avvenuto alla Dakar 2023 con un convincente 9° assoluto messo a segno dall’argentino Halpern.

Tra i clienti del nuovo Mini c’è un certo Al-Qassimi, privatone di lusso nonché vecchia conoscenza anche del Mondiale Rally. Il pilota emiratino era stato costretto a correre l’ultima Dakar sul vecchio buggy Mini proprio a causa della scarsa offerta di T1+ disponibili. Problema prontamente risolto visto che già dall’ultimo rally ad Abu Dhabi, il buon Al-Qassimi si è messo dietro al volante di uno dei nuovissimi Mini “Plus” della X-Raid.

Vista la grandissima domanda sui nuovi prototipi T1+ c’è da chiedersi ora che fine faranno tutti i “vecchi” T1 che fino a qualche anno fa avevano popolato la Dakar e i rally raid più prestigiosi della specialità. Intanto dalla Dakar 2023 sono spariti i vecchi Peugeot ufficiali, mezzi che solo poco tempo fa sembravano l’apice e la massima espressione dei mezzi rally raid, ma evidentemente già troppo vecchiotti e snobbati… Segno dei tempi che cambiano e con essi dei nuovi regolamenti e delle nuove tecnologie che avanzano.

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