Il cielo di Lecce è tornato a tingersi di rosso e di giallo per la festa finale del 55° Rally del Salento. Al centro della scena è rientrato, prepotente, il campione in carica Simone Campedelli, stavolta insieme a Tania Canton, autore di una prestazione strepitosa che gli ha offerto la prima vittoria stagionale nel secondo atto del Campionato Italiano Rally Asfalto e la seconda firma consecutiva sull’albo d’oro della gara salentina. Un rally unico nel suo genere, quello organizzato dall’Automobile Club Lecce che ha riportato la manifestazione tra la gente, nel cuore della città in Piazza Mazzini dove il pubblico ha applaudito il successo del pilota romagnolo, sulla Skoda Fabia Rally2 gommata MRF Tyres, gestita da Stepfive Motorsport. Addirittura 6 volte il miglior tempo su 9 prove speciali disputate lungo 96 km cronometrati, distribuiti su due giornate di competizione e immerse in un paesaggio caratteristico. Una cartolina del Salento, dall’entroterra tra muretti a secco fino ai paesaggi incantevoli lungo la costa.

Già dalla breve prova iniziale del venerdì “Pista Salentina”, nel kartodromo di Torre San Giovanni, ad Ugento, Campedelli ha messo subito le ruote davanti a tutti con un primo successo, ribadito anche nei primi due crono del sabato sulla “Torre Paduli” e sulla “Santa Cesarea”. La prima reazione è arrivata da Stefano Albertini e Danilo Fappani, i vincitori del primo atto tricolore al Rally Due Valli, su altra Skoda di PA Racing calzata Pirelli, che hanno fatto registrare lo scratch sulla “Specchia” per innescare lo stesso duello proposto sugli asfalti veronesi. Tra i due litiganti tuttavia si è inserita dopo il secondo giro la Hyundai i20 WRC di Corrado Fontana e Nicola Arena, che dopo una correzione del tempo rilevato sulla PS2 a fine gara hanno strappato, proprio ai danni di Albertini, un’ottima seconda posizione al debutto nel CIRA 2023. Il margine su Albertini si era accorciato, prima della decisione sul crono, a pochissimi secondi visto che il pilota su Skoda aveva alzato il piede ed il ritmo sul finale non cercando il limite sulle strette strade salentine. Una gara tutta in crescendo quella del portacolori di BluThunder Racing Team, che ha firmato con la sua WRC anche tre scratch su due Torre Paduli e sull’ultima Specchia. Sfumato dunque proprio nella parte finale della gara il duello di Albertini con Campedelli, che si era riacceso a colpi di decimi già al mattino. Il maestoso e rischioso tempo sulla “Santa Cesarea 2” di Campedelli però, abbassato di 9 secondi rispetto al primo passaggio, ha fiaccato la verve dell’avversario.

Ancor più combattuta era stata la lotta per il podio, dal quale scende per 4.3” l’altra WRC attesissima a Lecce, la Citroen DS3 (preparata da Vieffecorse e gommata Michelin) di Luca Pedersoli e Corrado Bonato. L’equipaggio anch’esso al debutto sull’asfalto tricolore si è messo da subito in scia di Campedelli e Albertini ma poi nella PS3, al primo passaggio sulla “Santa Cesarea”, ha trovato una pietra sulla sede stradale che gli ha causato la foratura dell’anteriore sinistra. Episodio sfortunato che lo ha costretto a ridimensionare le sue ambizioni, fino a concludere al quarto posto a 4.3” da Albertini. Una gara giocata di strategia invece quella di Giuseppe Testa e Gino Abatecola, anche loro su vettura ceca, che quinti a 42.5” dal vertice hanno in più occasioni strappato tempi importanti sfruttando scelte di gomme differenti rispetto agli avversari. Più staccato e sfortunato invece Corrado Pinzano, in coppia su Citroen C3 con Mauro Turati, che ha sofferto durante la gran parte dei 95 km di speciali. Il pilota biellese infatti non ha trovato il feeling giusto con la nuova vettura, perdendo poi secondi preziosi per un testacoda nella PS2 ed una toccata sulla Specchia. Hanno avuto difficoltà a tenere il ritmo dei primi sul salmastro ed insidioso asfalto salentino Stefano Liburdi (Hyundai i20) e Riccardo Pisacane (Skoda Fabia). Il primo, navigato da Mattia Cipriani, è riuscito a tenere dietro ad ogni prova il pilota locale, navigato da Gianmarco Potera, di una manciata di secondi, fino a chiudere con un vantaggio di circa 10”. È riuscito invece a portare fino in fondo la sua Skoda Fabia, che durante la PS7 aveva piegato un braccetto bloccando la ruota, Giuseppe Bergantino con le note di Andrea Colapietro; l’equipaggio ha pagato penalità essendo arrivato di conseguenza lungo ad un controllo orario, ma per buon tempo era riuscito a tenere un ritmo da top5. Chiudono invece le prime dieci posizione, lontano 3’26 dalla vetta, Rudy Andriolo e Manuel Menegon.

Impressionante risultato vista la differenza di prestazione per Gianluca Saresera, primo delle due ruote motrici, che nell’abitacolo della sua Peugeot 208 ha conquistato un notevole 13° posto assoluto. Il bresciano, ora leader con il suo navigatore Daniel Taufer della classifica riservata alle “tutto avanti”, ha avuto uno sfidante d’eccezionale valore, il giovane leccese Andrea Pisacane. Anche lui tra le strade amiche ha messo in scena un grande rally, vincendo contestualmente la classifica degli under25. Tra le Super1600 inoltre vittoria per Dell’Elce-Del Sordo, mentre nel 5° Rally Storico del Salento si è imposto Sergio Palazzolo su Opel Kadett GSI navigato da Giuseppe Amato.

 

CLASSIFICA ASSOLUTA RALLY DEL SALENTO: 1. Campedelli-Canton (Skoda Fabia Evo) in 1:04’22.8; 2. Fontana-Arena (Hyundai NG i20) a 22.2; 3. Albertini-Fappani (Skoda Fabia Evo) a 23.4; 4. Pedersoli-Bonato (Citroen Ds3) a 27.7; 5. Testa-Abatecola (Skoda Fabia Evo) a 42.5; 6. Pinzano-Turati (Citroen C3) a 1’18.8; 7. Liburdi-Cipriani (Hyundai i20 N) a 2’42.8; 8. Pisacane-Potera (Skoda Fabia) a 2’52.3; 9. Bergantino-Colapietro (Skoda Fabia) a 2’54.9; 10. Andriolo-Menegon (Skoda Fabia Evo) a 3’26.1;

CLASSIFICA CIR ASFALTO: 1. Campedelli 34,5pt; 2. Albertini 30pt; 3. C. Fontana 18pt; 4. Testa 17pt; 5. Pinzano 13,5pt; 6. Pedersoli 12pt; 7. Rossetti 10pt; 8. Liburdi 6pt; 9. Bottoni 5pt; 10. Pisacane 4,5pt;

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