Durante la giornata pomeridiana la musica al Rally del Portogallo è decisamente cambiata. Il maestro d’orchestra è diventato Kalle Rovanpera che, con la Toyota Yaris, ha impresso un ritmo insostenibile per la concorrenza.

Inoltre i rivali , ed anche compagni di squadra, hanno avuto contrattempi (forature, incidenti, ecc.)

Le tre prove del mattino si ripetono nel pomeriggio ma cambiano, spesso, i protagonisti. A Lousa vince e convince Lappi (Hyundai i20) ma protagonista, in negativo, è la Ford Puma di Ott Tanak, che fora e scende in in settima posizione, perdendo quasi un minuto. Un vero peccato perchè l’estone era stato protagonista della gara.

Cambia cosi la classifica generale con Dani Sordo (Hyundai) che passa al comando per soli 4 decimi su Kalle Rovanpera (Toyota).

Il finlandese sembra davvero a suo agio, nonostante l’ordine di partenza e piazza la vittoria sulla ps 5 di Gois, questo risultato lo porta in testa nell’assoluta. Kalle vince anche sulla prova successiva, Arganil.

Decisiva la ps 7 “Mortagua” ed i suoi 18 km, affrontati per la prima volta. Per la cronaca vince Esapekka Lappi (Hyundai) che si porta addirittura in terza posizione assoluta ma Rovanpera cede soli 4 decimi e fa il vuoto in classifica generale.

Sordo arriva “lungo” ad un incrocio e perde qualche secondo, Evans (Toyota) ha un incidente nella parte finale della prova, anche Neuville (Hyundai) lascia per strada qualche secondo di troppo.

Queste situazioni vedono un buon vantaggio per Kalle Rovanpera (Toyota) che porta a 14″2 il vantaggio su Sordo, ad inseguire un gran duello sul filo dei secondi con Lappi (Hyundai) a 27″9, Loubet (Ford) a 28″4 e Neuville (Hyundai) a 28″7, sesta ed ultima Rally 1 la Ford Puma di Tanak a 1’07”.

Marasma anche tra le Rally 2 con ritiri e penalità. Ad approfittarne Oliver Solberg (Skoda),  segue Rossel (Citroen) a 1’02” da Solberg, con il francese penalizzato da 40″, poi Greensmith (Skoda).

Ritirati Gryazin, Pajari e Meeke (Skoda), forature per Fourmaux (Ford) e Suninen (Hyundai).

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