Il secondo atto dell’IRC vede i successi di Fiorese e di Scarso, conditi dal terzo di Alessio, mentre in CRZ, zona tre, è Baldo a salvare il bilancio.

Rosà (VI), 30 Maggio 2023 – Il Rally del Taro da una parte ed il Rally della Marca dall’altra per un fine settimana che ha saputo regalare gioie ma anche dolori a Rally Team.
Le soddisfazioni maggiori sono arrivate dal secondo atto dell’International Rally Cup, ad iniziare dal presidente Pier Domenico Fiorese che, in coppia con Francesco Zannoni su una Mitsubishi Lancer Evo X R4 curata da La Marca Racing, ha fatto sua la classe ed il raggruppamento.

“Siamo partiti con l’intenzione di stare davanti a tutti nel raggruppamento” – racconta Fiorese (presidente Rally Team) – “e ci siamo concentrati nella sfida con le Toyota GR di Leonardi e D’Alessandro, primo e secondo all’Elba. Nonostante qualche errore siamo riusciti a spingere, creando un bel distacco che ci ha permesso di amministrare sul finale. La nostra Mitsu è stata impeccabile, mai nessun problema. Ora dobbiamo andare al Casentino e ripetere il risultato.”

Sorriso ben stampato anche sul volto di Paolo Alessio, alle note Samuele Pellegrino su una Toyota GR Yaris in configurazione R1T, terzo di R1TN4x4 e buon ottavo in gruppo RC3N.

“L’apprendistato con questa Yaris ci sta regalando delle soddisfazioni” – racconta Alessio – “ma c’è ancora un problema tecnico da risolvere, la crisi dei freni. L’obiettivo era quello di stare davanti alla Fiesta Rally3 e, sull’ultima, siamo riusciti pure a metterci dietro quelle di classe N5.”

La dea bendata non ha dato scampo a Giovanni De Menego, assieme a Simone Minuzzo su una Peugeot 208 R2 seguita da La Marca Racing, fermo sulla quarta per problemi tecnici.
Bene Davide Scarso, in coppia con Francesco Scarso su una Renault Clio RS di gruppo N, autore dell’en plein con il successo in classe N3 e con la firma posta sulla power stage.

“Gara molto lunga” – racconta Davide Scarso – “ma meglio di così non poteva andare.”

La scuderia con base a Rosà si è messa in mostra anche nell’evento nazionale, al seguito di quello maggiore, con un Sandro Schenetti che, ritornato sulla Peugeot 208 R2 griffata Baldon Rally con al suo fianco Alberto Corradi, ha chiuso secondo di Rally4 – R2, sesto di gruppo RC4N e buon quattordicesimo assoluto dopo due anni di separazione dalla francesina.

“Dopo due anni che non guidavo l’aspirata” – racconta Schenetti – “ho faticato un po’ al mattino, durante il primo giro. Nel secondo siamo andati meglio. La vettura? Impeccabile.”

Se l’appuntamento parmense, corso tra Sabato e Domenica, si è rivelato carico di spunti positivi forse di più ci si aspettava dalle strade del trevigiano dove, tra Venerdì e Sabato, è andato in scena un nuovo atto della Coppa Rally ACI Sport, nell’ambito della zona tre.

Iscritto per i colori dell’Autoclub Nazionale Forze Polizia, sostenuto in gara anche dal sodalizio vicentino, Daniel Mores ha sofferto le proprie difficoltà di adattamento alla Skoda Fabia Rally2 Evo, messa a disposizione da Delta Rally e condivisa con Raffaella Quetti, chiudendo quindicesimo di classe R5 – Rally2 al termine di una due giorni che lo soddisfa a metà.
Boccone decisamente amaro per un Walter Lamonato che, assieme a Beatrice Croda sulla Renault Clio Super 1600 di PR2 Sport, si è visto costretto ad alzare bandiera bianca nel trasferimento verso la prima prova speciale con la francesina improvvisamente ammutolita.
Vano ogni tentativo di riprendere la via il giorno seguente con il pilota di casa che si è consolato per uno shakedown dominato tra le due ruote motrici, rimandando la sfida in terra trentina.
L’emozione di assaporare una gara quasi di casa, unito al debutto sulla Peugeot 208 Rally4 di La Marca Racing, ha visto protagonista un soddisfatto Arno Pellizzer che, con Christian Foffano, ha saputo crescere, chilometro dopo chilometro, terminando quattordicesimo in Rally4.
A precederlo, di una sola posizione, è stato Davide Vanin, con Mauro Cumerlato su una Peugeot 208 Rally4 di Baldon Rally, penalizzato da un rocambolesco avvio in prima prova, incontrando un concorrente che imboccava la speciale in senso contrario, e da un testacoda con spegnimento, sull’ultima tornata sulla “Monte Tomba”, che gli è costato oltre venti secondi.
Unico alloro dal Veneto quello di Marco Baldo, alle note Roberto Segato su una Peugeot 207 in configurazione Racing Start Plus seguita sul campo da Galiazzo, primo di classe RSTB16P.

“Siamo partiti con l’obiettivo di capire il potenziale della vettura” – racconta Baldo – “ed il ventinovesimo assoluto della terza speciale, nonostante il cambio bloccato a poco meno di due chilometri dalla fine, ci ha dato fiducia. Dopo aver sistemato il tutto, con un filo di ferro, ci siamo accorti, al primo riordino, di avere un disco freno crepato. Grazie ai miracoli di Gianni Galiazzo siamo riusciti a chiudere in sicurezza, mantenendo un buon ritmo e portando a casa il primo.”

Marca da dimenticare per le eterne Peugeot 106 Rallye gruppo A, messe a disposizione da Galiazzo, con Marco Fanton che, in coppia con Ileana Contado, ha perso per strada un buon secondo di classe A6, causa un fatale errore che ha portato ad un guasto irreparabile, mentre l’esordiente Diego Ferrarese, alle note Michele Visentin, si è visto costretto ad abbandonare la compagnia, per una noia tecnica, dopo pochi metri dallo start del secondo tratto cronometrato.

Ufficio Stampa: Fabrizio Handel

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