Foto: Jaanus Ree / Red Bull Content Pool

Ci siamo. Il Mondiale Rally 2023 è giunto già al giro di boa. E’ tempo delle prime riflessioni su quella che fin qui appare una stagione molto diversa da quella dell’annata scorsa, che segnò il debutto per le vetture Rally1, quelle che avrebbero dovuto rivoluzionare il Mondiale Rally. 

Di rivoluzionario c’è ben poco però, di nuovi marchi pronti all’ingresso nel WRC purtroppo ancor meno. Dal lato tecnico c’è poco da stare sereni, i timori iniziali sull’ingresso della “tecnologia ibrida” si sono confermati alla grande. Tutto l’ambiante WRC, piloti compresi, sembra essersi compassato, un po’ depresso dalla triste attualità. Ad oggi non possiamo parlare di un Mondiale in salute. E ancora non ci sono prospettive certe per il futuro. Insomma segnali negativi.

Però si può parlare certamente di un Mondiale più equilibrato, un pensiero sostenuto come sempre dai numeri.

L’anno scorso dopo sei rally, Kalle Rovanpera era già ormai avviato verso la conquista del titolo. Troppo netto il divario fra il finnico e gli altri, troppo netto soprattutto il divario tra la Toyota Yaris Rally1 con Hyundai e Ford. Quattro le vittorie di Kalle nei primi sei rally, ben 65 i punti di differenza tra primo e secondo.

In questa prima metà del 2023 il leader del WRC è sempre lui, Kalle Rovanpera. E anche il suo inseguitore è sempre lo stesso, quel Thierry Neuville che spesso è croce ma anche delizia per la Hyundai. E’ sotto gli occhi di tutti che proprio il marchio coreano ha fatto notevoli progressi con la propria vettura, la i20 N Rally1. La macchina già dopo la metà del WRC 2022 aveva messo a segno diverse vittorie con Tanak e Neuville.

I punti che separano Thierry da Kalle quest’anno sono “solo” 25. Hyundai ha alzato il livello senza alcun dubbio, Rovanpera forse fin qui ha sbagliato un pochino di più rispetto all’anno scorso, ben consapevole di essere ancora di più sotto i riflettori e dovendo anche convivere con il peso di confrontarsi direttamente con Sebastien Ogier “rispolverato” alla grande quest’anno da Toyota nei rally dopo il flop in pista. Non va dimenticato infatti che il campione del Mondo in carica ha solamente 22 anni, ed è ancora troppo presto per poterlo definire leggenda di questo sport.

Tuttavia se Rovanpera sembra meno brillante rispetto al 2022, va anche detto che calendario alla mano, i rally che seguono il Safari (Finlandia-Estonia) sono praticamente due gare in casa per Kalle, che nel frattempo ha ancora un bel jolly da potersi giocare qualora in Africa le cose andassero male. Per Rovanpera è un mondiale 2023 meno scintillante ma il bilancio di metà stagione è sicuramente positivo. E il team boss di Toyota, Jari-Matti Latvala, non può che essere soddisfatto di quanto raccolto sin qui nel costruttori con l’accoppiata vincente Rovanpera-Ogier.

Alti e bassi invece per Neuville. E’ la sintesi perfetta della carriera di questo velocissimo pilota belga che purtroppo commette ancora errori pesanti, come quello avvenuto in Croazia. Tuttavia le quote di Neuville hanno subito un rialzo grazie alla bella vittoria conquistata in Italia in terra Sarda. Un segnale lanciato ai suoi avversari: il belga non si arrenderà facilmente e siamo curiosi di vedere cosa combinerà in questo Safari che si preannuncia ancora più difficile rispetto alla passata edizione.

Ott Tanak è il pilota che ha movimentato il mercato pilota nell off season, ma è anche quello che al momento ha perso di più a livello di prestazioni. Il passaggio in M-Sport non sta pagando, e seppur attualmente terzo in classifica, non da l’impressione di poter essere alla pari con Rovanpera e Neuville. Era la stagione che ci si aspettava francamente su una vettura, la Puma Rally1, che ha bisogno di tanto lavoro di sviluppo e di messa a punto. E’ come se Tanak fosse ripartito da una vettura ancora ferma al 2022 ma con del potenziale concreto da poter estrarre. Nel frattempo però Toyota e Hyundai corrono veloci.

Decisamente meglio rispetto al 2022 Elfyn Evans che ha addirittura vinto il Rally di Croazia. Una vittoria da vero underdog, il miglior tributo all’amico e collega Craig Breen tragicamente scomparso solo pochi giorni prima in un incidente nei test pre gara. L’impresa Mondiale sembra comunque difficile, seppur non impossibile visto che “Elfo” è pur sempre alla guida di una Toyota. Ma Rovanpera e Neuville sembrano un gradino sopra.

Dopo un inizio choc, ha ingranato la marcia il buon Esapekka Lappi! Il nuovo arrivo in casa Hyundai ha fornito prestazioni convincenti nelle ultime tre uscite su terra conquistando tre podi consecutivi. Ma soprattutto Lappi si sta confermando (come da noi previsto) un aiuto e una spalla fondamentale per Thierry Neuville. Il gioco di squadra in Hyundai potrebbe risultare fondamentale per le sorti di questo Mondiale. Occhio!

Diverse le delusioni fin qui di questo 2023, che cercheranno sicuramente di svoltare da qui alla fine. Dani Sordo non sta avendo riscontri interessanti sul cronometro, un aspetto che già l’anno scorso si era intravisto in alcuni rally della passata stagione. In più anche qualche errore, come quello commesso al Sardegna. Per ora rimandato. Maluccio anche Takamoto Katsuta, che quest’anno l’unica costanza che sta trovando è quella dei danni riportati sulla sua Yaris. Poco fortunata anche l’avventura di Loubet sulla seconda Puma di M-Sport, sulla falsariga delle prestazioni incostanti dei piloti che guidarono la vettura nel 2022.

Questi i primi bilanci della nuova stagione. Il Safari sarà lo spartiacque che potrebbe confermare quello visto sin qui, o magari ribaltare i giudizi e le impressioni appena espressi. In effetti proprio l’anno scorso dopo il Safari assistemmo ad un campionato molto diverso, più aperto nella lotta Toyota-Hyundai. Chissà …

 

Copyright © Rally.it: puoi ripubblicare i contenuti di questo articolo solo parzialmente e solo inserendo un link al post originale.