Al Rajhi vince l’ Italian Baja

Mai dire mai. E lo sanno bene gli alfieri del fuoristrada, sempre in bilico sul destino di ogni competizione. Tappa della Coppa del Mondo FIA Cross Country Bajas, l’Italian Baja – che ha celebrato in grande stile il trentennale (1993-2023) con cena di gala, omaggi video di Pierre Lartigue, Jean Louis Schlesser, Stephane Peterhansel e Jutta Kleinschmidt, una miscellanea di autorità politiche e di concorrenti in gara – si è concluso ieri con la sorpresa di Nasser Al Attiyah, già penalizzato sabato di 2’ per un’infrazione sul percorso, frenato nell’ultimo settore selettivo da un problema al differenziale della sua Toyota Hilux Gazoo Racing.

Regalo inaspettato per il grande rivale Yazeed Al Rajhi con l’Hilux Overdrive, che ha potuto alzare il piede e andare di conserva fino al traguardo, chiudendo con un totale di 4:41’12’’3. Per il driver saudita terza vittoria consecutiva e quarto sigillo personale (primo anche nel 2014), raggiunto quindi il record di Lartigue (1994-1997), tanto da far promettere al cecchino di Doha, stavolta secondo a 9’27’’7, che tornerà il prossimo anno per pareggiare il conto. Sul gradino più basso del podio il portoghese Joao Ferreira su Mini Cooper Works Plus dell’X-raid Team, staccato di 12’39’’2. Suo il miglior tempo (7’22’’8) nel prologo “Zoppola” di venerdì (10 km), poi i due cavalieri arabi sono saliti di ritmo alzando tanta polvere agli avversari. Sabato il graffio in successione sul doppio “Pasch” (131 km) di Al Attiyah (1:33’51’’4 e 1:28’49’’9) che aveva scavato un solco di 1’37’’ poi convertito in “debito” di 22’’3 da Al Rajhi a seguito sanzione dei commissari. Ieri il finale su “Dignano” (altri 131 km) con inversione dei ruoli: battistrada Yazeed in 1:29’25’’6 e inseguitore Nasser che al ponte di Madrisio era virtualmente di nuovo in testa, ma al rallenty dopo una serie di guadi sul Tagliamento, cedendo 9’05’’4 con il sesto tempo di settore.

Guasti meccanici hanno estromesso la Mini del polacco Krzysztof Holowczy, mentre la supremazia Toyota è anche nel quarto posto dell’argentino Juan Cruz Yacopini. Quinto e primo del T4 il brasiliano Cristian Batista De Sousa, sesto e primo del T3 il connazionale Otavio Sousa Leite, entrambi su Can-Am Maverick. In mezzo il Quaddy Yamaha di Amerigo ventura, migliore degli italiani.

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