Possiamo dire che questo ragazzo prima ci ha impressionato sulle prove speciali e dopo nella breve intervista che, a nostro avviso, si è ampiamente meritato.

Parliamo di Andrea Boatti, oltrepadano, diviso tra la Val Schizzola (a questo punto viene naturale il riferimento alla famosa prova speciale di Rocca Susella) e Borgo Priolo.

Andrea è giovanissimo, 20enne, con 8 gare all’attivo, ed una passione smodata con un talento cristallino. Chissà se tra i vari lettori ci sarà anche un talent scout che saprà leggerne i risultati e valorizzare questo ragazzo.

Sin da bambino in Andrea cresce la passione per il Motorsport, niente gare vere ma tanto kart, poi in pista anche con la moto CBR 600 e, da buon oltrepadano, l’enduro ed i Rally.

Sovente  lo si vedeva in assistenza, forse era naturale che la voglia di provarci sbocciasse in Lui. D’altronde quando respiri l’odore della benzina, e sei costantemente immerso nei rumori dei Rally non c’è migliore cura che confrontarsi.

Il debutto arriva a 18 anni al Motors Rally Show, sul circuito di Castelletto di Branduzzo, oltre ai famigliari più stretti ha, tra i suoi estimatori, anche il Presidente AC Pavia Marino Scabini, le gare su pista, possono anche non essere molto indicative ma su 10 vetture N2 al via arriva 2° di classe ad 1″5 dal vincitore, diciamolo un ottimo inizio sulla Citroen Saxo.

La cosa più bella di questo ragazzo e che affronta le sfide con naturalezza, meticolosità e lo fa per primeggiare, una dote che raramente vediamo nei ragazzi, ci viene naturale scrivere che ha una mentalità vincente, distante anni luce da chi non si espone ma vorrebbe tutti gli onori della cronaca, una volta arrivati ad un buon risultato.

“Debuttare nei Rally è stata la cosa più bella del mondo, mettere il casco e guanti aveva un profondo significato, e, nonostante fosse una gara in pista l’emozione era davvero tanta”

Ma poi il primo vero Rally e tutte gare “fuori zona”, dunque l’emozione che non si placa.

“Al Rally Salsomaggiore avevo paura, non conoscevo le strade, paura di sbagliare, le strade sporche, la macchina nuova, i tagli, era tutto completamente differente”.

Nel frattempo il padre Giampaolo, titolare dell’omonima scuola guida a Bressana e Landriano, compra la Renault Clio RS N3.

“Prima della gara a Salsomaggiore abbiamo fatto un test, occorreva “cucirsi” la macchina addosso, sedili, assetto, piccole regolazioni e mi sono accorto, stupendomi, come tutto mi venisse naturale”

Ad essere impressionati, oltre al padre, c’è anche Antonio Madama, noto pilota oltrepadano che ha sempre intuito le potenzialità del ragazzo.

“A Salsomaggiore mi si è aperto un mondo, tagli, pioggia, esordio in prova speciale con il secondo posto di classe, insomma tutto nuovo come tutte la gare che ho fatto, dopo infatti siamo andati al Trofeo delle Merende”.

Parlare con Andrea ti riempie il cuore di gioia e si pensa…”allora nei Rally c’è speranza”, parla con naturalezza, affronta anche argomenti impegnativi con decisione ma è la passione che gli rende merito.

“Quando corro sono meticoloso e voglio raggiungere gli obiettivi delle gare che affronto. I soldi sono pochi ma gli investimenti fatti sono stati alti (la Renault Clio N3 è di proprietà n.d.r.), dunque con tutti i sacrifici fatti io corro per vincere. Sono severo con me stesso, curo i dettagli della vettura, un semplice esempio che possa rendere l’idea è quello di attaccare bene gli adesivi, quando corro metto tutto me stesso e non mi nascondo che l’obiettivo finale è vincere”.

Andrea ci coglie di sorpresa non siamo abituati a tanta sincerità ma sentire da un ragazzo, con le idee chiare, che vuole vincere e subito ci leva ogni dubbio su quello a cui siamo abituati a sentire e vedere…clonatelo!!!

In questo 2023 il campionato di riferimento è il CRZ di zona 1, come ha detto Andrea sono tutte gare nuove…“ad essere onesti anche il recente Rally Valli Oltrepò per me era una gara nuova, alcune strade le conoscevo ma era la prima volta che le affrontavo con un auto da gara”.

Ad Alba, secondo di classe e tra gli Under25, poi secondo in N3 anche al Valli Ossolane e poi l’amaro ritiro al Lana, quando era al comando della classe. Forse il tredicesimo posto assoluto (primo di N) non è una consacrazione ma chi era sulle prove e l’ha visto guidare non ha dubbi ed i commenti positivi tra Venerdi e Sabato si sono sprecati.

Il prossimo obiettivo è ad Aosta, con Andrea che vuole qualificarsi tra gli Under25 per la finale di Coppa Italia nel Lazio.

Ma ci premono ancora due domande e chiediamo ad Andrea gli obiettivi futuri ed i ringraziamenti finali.

“Come ogni ragazzo che sogna voglio continuare nei Rally, fare esperienza ma ad ogni gara ci si scontra con la realtà del budget dunque ad essere sincero non so davvero cosa succederà il prossimo anno. Voglio ringraziare Papà Giampaolo, Mamma Elisabetta, tutta la mia famiglia, Antonio Madama ed i suoi meccanici, il mio amico Simone sempre presente, Marino Scabini uno dei primi a credere in me, Umberto l’amico di famiglia, il navigatore Giuseppe Sboarina e tutti quelli che mi seguono e tifano per me…grazie anche a Voi per questa inaspettata chiamata”.

Andrea lavora alla scuola guida del padre, quello che guadagna lo “investe” nei Rally, vogliamo che il suo sogno possa continuare perchè con il volante è veramente bravo!

 

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