Quando i risultati non arrivano si cambiano i personaggi ed i protagonisti, che essi siano dirigenti o piloti, tutte le ipotesi sono prese in considerazione, e tutti sono a caccia di eventuali punti deboli ed anche le voci sono le più fantasiose.

Hyundai Motorsport rappresenta benissimo questo leitmotiv nell’ambito del Motorsport e più precisamente nei Rally.

Fino a qualche tempo fa si vociferava che smettesse la rincorsa del titolo più prestigioso rallystico, il mondiale piloti, ipotesi alimentata dalla partenza di Ott Tanak uscito sconfitto dal dualismo con il compagno di squadra Thierry Neuville (aggiungiamo una sconfitta non sul campo ma nelle relazioni del team).

Si è passati da Nandan ad Adamo ed ora, a livello dirigenziale, la squadra sembra al top in ogni settore gerarchico (poteva anche esserlo in precedenza) con il Presidente Sean Kim, il Team Principal Cyril Abiteboul e poi due pezzi da 90, come il Direttore Tecnico Francois Xavier Demaison ed il belga Christian Louriaux, addetto al programma WRC da qualche anno.

Ma alla fine in Hyundai manca sempre qualcosa. Nonostante il triennio “20-“22 avesse avuto la coppia più veloce del WRC Neuville-Tanak (veloce non significa vincente).

Hyundai cerca il campione, vuole vincere quel titolo che insegue da anni e ci sarebbe anche riuscita se Toyota non avesse trovato il talentuoso Rovanpera, e proprio di qualche mese fa c’è stato l’interessamento di Hyundai per il fenomenale Kalle. Ci sembra ovvio cercare di prendere il pilota più forte, anche in ottica futura, un interessamento reale, ammesso anche da Latvala che dunque dovrà vigilare sul connazionale e “accontentarlo” per continuare quanto visto lo scorso anno.

Ma la trazione “francofona” di Hyundai potrebbe tentare l’altro fenomeno (part time) Sebastien Ogier, che conosce, meglio di tutti l’ambiente, essendo passato per Ford M-Sport e guidando per Toyota.

Ogier non arriverebbe arrugginito e l’idea di poter vincere “ancora” un mondiale potrebbe stuzzicarlo (sempre con un adeguata offerta economica) e da risolvere il nodo familiare…ma Ogier nelle proprie interviste non sempre svela le proprie verità.

Sebastien in Toyota ha un avversario difficilissimo da battere e Toyota deve anche tutelare il proprio giovane campioncino….qui può e deve  lavorare Hyundai anche se, a differenza di un arrivo di Kalle, per Hyundai si tratterebbe di un investimento “a breve termine”.

Ipotesi forse remote ma realizzabili per una serie di ragionamenti che riguarderebbero soprattutto Toyota e quello che vuole portare avanti nel WRC. Toyota Gazoo resta la miglior soluzione per qualsiasi pilota, soprattutto per un “pre pensionamento”, Ogier ha provato la Hypercar (senza grossi successi) e non sappiamo se vuole tentare la via dei Raid, sempre  possibile con Toyota.

La campagna rallystica in questo finale di stagione sarà basata in gran parte sulle motivazioni Toyota , con Hyundai Motorsport alla finestra…inutile dire che dopo Tanak in Ford, vedere Ogier in Hyundai darebbe senso ad un WRC che vive un periodo evidente di difficoltà, poche Rally 1 ed ancor meno campioni che le usano.

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