Elfyn Evans-Scott Martin (Jaanus Ree / Red Bull Content Pool)

Elfyn Evans e Scott Martin vincono il Rally di Finlandia! Per il gallese di Toyota si tratta del secondo successo in terra finnica, seconda vittoria della stagione dopo la Croazia e distacco in classifica piloti ridotto sensibilmente nei confronti del compagno Kalle Rovanperä.

PROVA DI FORZA – Nel 2021 ad Evans serviva una vittoria per tenere viva la lotta al titolo con Ogier, così fece. Quest’anno la storia si ripete, anche grazie a Rovanpera, uscito di strada venerdì mentre sembrava destinato ad una comoda (e sognata) vittoria nel rally di casa. Ma i rally sanno essere imprevedibili e tutto può cambiare in una frazione di secondo.

E’ forse l’ultimo brandello di fascino rimasto a questa disciplina, che necessita una rivoluzione soprattutto ai piani alti. 5 Rally1 sopravvissute nella prima giornata di gara sono uno spettacolo decisamente troppo povero per una gara leggendaria come il Mille Laghi. Urge correre ai ripari, il più in fretta possibile, per svoltare questa triste tendenza.

Piange Rovanpera, sorride Evans, che coglie a piene mani l’occasione per riavvicinarsi e mettere pressione al compagno di squadra grazie ai 30 punti conquistati qui, che ora non potrà concedersi altri passi falsi nelle ultime quattro gare della stagione (Grecia, Cile, Central Rally e Giappone) se vuole riconfermarsi campione.

NEUVILLE “VELOCE”Thierry Neuville si riscopre a suo agio nei rally sugli sterrati veloci. Il belga bissa il secondo posto estone, così come il secondo posto conquistato qui 10 anni fa sulla Ford Festa WRC, si riavvicina a Rovanpera ma senza riuscire ad impensierire un Evans in stato di grazia. Una piazza d’onore comunque importante, arrivata in condizioni fortunose considerando l’incidente di Rovanpera ed i guai di Ott Tänak che probabilmente gli sarebbero stati davanti, ma con i se e con i ma la storia non si fa.

FINLANDIA CON GLI OCCHI A MANDORLA – A sorpresa il terzo posto finisce nelle mani di Takamoto Katsuta. Il giapponese è autore di una delle migliori gare della carriera, ha lottato per tutta la gara contro Teemu Suninen, ultimo baluardo della pattuglia finlandese, e si è guadagnato sul campo un bellissimo podio, prezioso anche per la classifica costruttori.

Suninen si arrende, ma le sue prestazioni nelle prime due apparizioni a bordo della I20 Rally1 lasciano ben sperare e lo candidano ad un posto da titolare per la prossima stagione.

Quinto è Jari-Matti Latvala, team manager Toyota tornato al “vecchio” mestiere durante questo weekend. Una gara senza ambizioni di classifica, dove la passione ed il divertimento hanno fatto da padrone. Ringraziamolo, perchè se non ci fosse stato lui, la pattuglia di auto della top class all’arrivo sarebbe stata ancora più povera.

M-SPORT NOMale, malissimo, le Ford Puma. Ott Tänak era chiamato ad una gara di riscatto dopo i problemi al motore in Estonia. La storia si è ripetuta qui, ancora noie al motore, forse colpa sua per un contraccolpo troppo eccessivo dopo un salto, ma per puntare al titolo mondiale serve una macchina decisamente più solida, e questo non può essere colpa del pilota. Ancora peggio Pierre-Louis Loubet, uscito di scena venerdì ed autore dell’ennesima gara da dimenticare di questa stagione.

Certo, non si è mai chiesto al francese di lottare per la vittoria, ma quantomeno ci si aspettava un passo in avanti, considerando i risultati incoraggianti della scorsa stagione e la presenza in abitacolo di un navigatore di assoluto spessore ed esperienza come Nicolas Gilsoul.

Sesto posto assoluto per Oliver Solberg su Skoda Fabia Rally2, seguito dalla vettura gemella Sami Pajari, vincitore della categoria WRC2. L’ottavo posto assoluto è di Adrien Fourmaux, miglior piazzato per M-Sport sulla Ford Fiesta Rally2. Chiudono la top ten Nikolay Gryazin e Andreas Mikkelsen.

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