Scorrendo l’elenco iscritti della Ronde Valli Imperiesi sono stato colpito da un cognome noto: “Del Prete”, Emanuele Del Prete per la precisione.

Conosco “lele” da quando è un bambino ma non sapevo di questo debutto e allora …

Come mai questo debutto è passato sottotraccia?

“Mio padre è stato un buon pilota, veloce, non mi sentivo alla sua altezza”

Lele è savonese, figlio del compianto Guido Del Prete, protagonista dei Rally anni “70 ed “80.

Del Prete-Cattaneo su Peugeot 208 R2B hanno concluso in una onorevole 72° posizione assoluta. Abbiamo voluto omaggiare il 28enne per questo “tardivo” debutto, come lui stesso ha ammesso.

“La passione per i Rally mi è stata trasmessa da mio Padre sin da piccolo, avrei voluto debuttare alcuni anni fa ma non c’erano le condizioni economiche e non volevo gravare sui genitori. Ora , che sono indipendente, sono riuscito finalmente a realizzare questo sogno e mi piacerebbe riuscire a correre qualche gara durante l’anno, non necessariamente il Rally di casa ma anche fuori regione”.

Che voto dai alla tua gara-debutto?

“Mi do la sufficienza. Ho portato la macchina alla fine, dunque ho raggiunto l’obiettivo principale. Certo avrei voluto guidare meglio, avrei voluto fare cose in più, tipo far correre maggiormente l’auto, fare traiettorie migliori e più tonde e pulite. Mi manca l’esperienza per alcune situazioni. Solitamente sono molto critico con me stesso, vorrei fare di più ma l’obiettivo principale era arrivare”.

La quarta prova non si è disputata ma delle tre prove effettuate che differenze hai dovuto fronteggiare e che miglioramenti hai avuto ad ogni passaggio?

” Il primo passaggio era completamente nuovo, non avevo riferimenti, ho affrontato curve non in maniera corretta, anche per note a volte troppo caute, in alcuni casi che ho corretto. Nel secondo passaggio ho avuto miglioramenti evidenti, migliorando il tempo di 15″, avevo più fiducia, mi sono divertito ed ho corso qualche rischio in discesa. Nel terzo passaggio non ho migliorato ma ho guidato meglio. Siamo partiti in ritardo con gomme fredde e ho affrontato in maniera molto cauta la bandiera gialla esposta, credo d’aver guidato meglio, con linee migliori , senza prendere rischi”

Un debutto su una vettura aspirata ed impegnativa?

“Amo le vetture aspirate, forse per un debuttante la Peugeot 208 R2 B non era ideale ma l’importante era correre e nel futuro credo di cambiare vettura per una guida più semplice. La passione non manca, l’importante è correre e non mi interessa più di tanto la classe di appartenenza. Certo il sogno resta la S1600”.

Ci sono ringraziamenti particolari?

“Vorrei ringraziare Raffaele Caliro della scuderia per cui corro la New Racing for Genova, la navigatrice Laura Cattaneo ed il mio grande amico Francesco Perugia, grazie a loro ho debuttato e mi hanno riportato a farmi amare i Rally, dopo il periodo buio della scomparsa di mio papa’ (17 aprile 2021 n.d.r.)”

 

 

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