Foto: Marcelo Maragni / Red Bull Content Pool

La Dakar 2024 è partita ufficialmente con il Prologo di Al Ula svoltosi questa mattina. E’ solo un piccolo antipasto di quello che realmente attenderà i 345 equipaggi partenti: ben 12 tappe per un totale di 7900km da percorrere. C’è grande attesa inoltre per quella che dovrebbe rivelarsi come la tappa più dura, la nuovissima “48 ore crono” voluta da David Castera per l’edizione 2024 del rally raid. 

PROLOGO – L’itinerario di oggi prevedeva un primo assaggio di Dakar: 157km da percorrere di cui però solo 27km di prova speciale. Il percorso scelto per quest’anno rappresenta un vero anteprima di quello che sarà poi la Dakar: la tappa si snoderà tra le prime pietraie alternate a veloci tratti fra i canyon e poi sulla soffice sabbia. La funzione del Prologo è prevalentemente quella di decidere l’ordine di partenza per la prima tappa.

EKSTROM PARTENZA ALL’ATTACCO

Un déjà vu del 2023, Mattias Ekström proprio come lo scorso anno decide di partire all’attacco e si aggiudica il Prologo di apertura della Dakar 2024 sulla sua Audi RS Q e-tron E2. La vittoria dello svedese lascia presagire un approccio offensivo alla corsa in questa prima parte di Dakar. Il tempo ottenuto quest’oggi comunque non fa classifica ma garantirà all’ex campione DTM e Rallycross di poter scegliere per primo la posizione di partenza che meglio preferisce per la prima tappa di domani.

Il Prologo ha messo in luce le grandi doti del talento Seth Quintero, il nuovo acquisto di Toyota. Il pilota californiano ha fatto segnare il secondo tempo sul nuovo Hilux “Evo” precedendo di pochi secondi il tanto atteso Sébastien Loeb (3°) che è il primo in classifica tra i tanti piloti Prodrive in gara.

Distacchi molto risicati sui 27km di prova, ed ecco che ne ha approfittato Marcos Baumgart su Prodrive Hunter per strappare la 4^ piazza. Il brasiliano, vincitore del famoso rally raid Rally dos Sertões nel 2020, ha preceduto il ben più titolato fratello Cristian, anche lui alla guida di un Prodrive per il team di famiglia. Sono ben tre gli Hunter T1+ nei primi cinque posti.

Loeb parte forte con il 3° tempo nel Prologo (Marcelo Maragni / Red Bull Content Pool)

Appena fuori dalla top5 c’è il primo dei Mini guidato dal polacco Holowczyc, al rientro nella Dakar dopo tanti anni di assenza. Alle sue spalle la seconda Audi, quella di “Mister Dakar” Stephane Peterhansel (7°) con 45″ di ritardo da Ekstrom. A chiudere la top10 sono Baud (Toyota), Prokop (Ford) e Baragwanath sul nuovo buggy 4×4 del team privato Century.

Fuori dai primi dieci troviamo nomi importanti come quello del campione in carica della Dakar Al-Attiyah (12°), Moraes (15°) con il Toyota ufficiale, Nani Roma (16°) con la Ford Ranger di M-Sport, Carlos Sainz (34°) e Al Rajhi (41°).

Per Nasser, i secondi persi sono causati da un piccolo errore durante una svolta: il qatariota è stato tratto in inganno dalle tante tracce lasciate in giro dalle moto partite prima delle auto. Carlos Sainz invece ha confermato che il ritardo di oggi è causa di una scelta strategica ben precisa.

Il miglior equipaggio italiano è Amos-Ceci che sul potente Toyota Hilux versione 2023 ha chiuso 20° assoluto.

RISULTATI PROLOGO (PRIMI SEI)
1. M. Ekström / E. Bergkvist – Audi – 16m 30s
2. S. Quintero / D. Zenz – Toyota – 16m 53s
3. S. Loeb / F. Lurquin – Prodrive – 17m 08s
4. M. Baumgart / K. Cincea – Prodrive – 17m 08s
5. C. Baumgart / A. Andreotti – Prodrive – 17m 14s
6. K. Holowczyc / L. Kurzeja – Mini – 17m 14s

Il giovanissimo Erik Goczal si è aggiudicato il Prologo tra i Prototipi Leggeri a bordo del suo Taurus di classe T3. Buon debutto per Kris Meeke che compete in questa categoria su un Overdrive OT3 della scuderia GRally Team e ha firmato il quarto tempo. Nella classe stock si è imposta invece la Polaris con l’ex biker Xavier De Soultrait che ha battuto il rivale Joao Ferreira che corre per il marchio Can Am.

Tra i Camion il campione in carica Van Kasteren su Iveco è risultato il più veloce precedendo il rivale Loprais sul Praga V4S. Facile ipotizzare che si riproporrà lo stesso duello dello scorso anno tra i due. Ricordiamo infatti che anche quest’anno non vi è la partecipazione dei mezzi ufficiali Kamaz e Maz per i famosi ban FIA dovuti per la guerra.

I motori torneranno ad accendersi domani per la 1^ tappa della Dakar 2024.

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