Foto: Flavien Duhamel / Red Bull Content Pool

Carlos Sainz e Lucas Cruz sono leader virtuali della 6^ tappa della Dakar 2024. Si tratta della famosa e nuova 48 ore Crono che terminerà nella giornata di domani. Audi sorride, Al Rajhi sbaglia e si condanna. 

Ben 48 ore in pieno deserto in mezzo al nulla. Tante ore di guida nella sabbia e fra le dune. Quella di oggi era solo la prima parte della tappa 6 che si chiuderà domani. Oggi il più veloce dopo i 400km è Carlos Sainz sull’Audi RS Q e-tron. “El Matador” non ha lasciato nulla al caso e ha seguito senza commettere errori la strategia che aveva impostato ieri: partire dietro il gruppone, sfruttare le tracce fresche lasciate dagli altri, spingere sul gas e non commettere errori.

Per Audi è una giornata quasi perfetta… anzi no! Se Mattias Ekstrom stampa il secondo tempo virtuale, facendo godere la casa dei quattro anelli in una prova difficilissima, purtroppo a dare una mazzata al morale è il KO di Stephane Peterhansel. Proprio “Mister Dakar” è stato tradito da un problema sulla propria Audi: i pistoncini idraulici che servono per sollevare la vettura non hanno funzionato e l’equipaggio francese purtroppo non è riuscito ad operare un cambio gomma. Inoltre Pete ha poi spiegato di aver perso completamente anche l’idroguida. Fine del sogno, purtroppo la 15^ vittoria alla Dakar non arriverà. E’ la fine della leggenda di Mister Dakar?

Peterhansel non è l’unica vittima. Leader della Dakar fino a ieri, Al Rajhi si ferma! Il pilota saudita del team Toyota Overdrive ha commesso un errore quest’oggi che ha pagato a caro prezzo. Un cappottamento che ha danneggiato e non poco la sua Hilux e lo ha costretto al ritiro. Occasione sprecata.

Dietro le Audi, sono in risalita le quotazione del team Prodrive. Sébastien Loeb e Fabian Lurquin se la sono cavata sin qui abbastanza bene. Il cannibale risulta virtualmente terzo di prova con un distacco di circa cinque minuti da Sainz. Ma per recuperare in classifica ci vorrà qualcosa di più nei prossimi giorni. L’eroico Al-Attiyah, che oggi ha aperto la strada da solo a tutti i piloti della categoria Auto, ha chiuso in quinta posizione con un ritardo di circa 24′. Tra i due Hunter del team Prodrive si è inserito Lucas Moraes con la Toyota ufficiale; il brasiliano ha recuperato un po’ di terreno perso dopo l’incidente di ieri che lo aveva visto con le quattro ruote all’aria.

Nonostante qualche malessere fisico, il francese Chicherit su Toyota (Overdrive) ha chiuso la prima parte della tappa crono al sesto posto, staccato di 26′. Dietro di lui l’altra Toyota di Quintero e poi in ottava piazza c’è il migliore dei privati, Martin Prokop col suo Ford Raptor. Chiudono la top10 di oggi De Mevius (Toyota) e De Villiers (Toyota) staccati di oltre mezz’ora.

CLASSIFICA VIRTUALE DOPO TAPPA 6 (IN CORSO)
1. Sainz-Cruz (Audi) 22h57’35”
2. Ekstrom-Bergkvist (Audi) +15:58
3. Al-Attiyah-Baumel (Prodrive) +21:41
4. Loeb-Lurquin (Prodrive) +36:51
5. Moraes-Monleon (Toyota) +01:02:31
6. De Mevius-Panseri (Toyota) +1:02:45
7. Serradori-Minaudier (Century buggy) +1:11:55
8. De Villiers-Murphy (Toyota) +01:23:49

 

Lo spettacolo della Dakar però non si ferma alle sole auto. Restando in tema quattro ruote, vanno forte e non poco i piloti della categoria “Challenger” con i piccoli ma agili buggy T3. Eryk Goczal sta facendo man bassa di vittorie con il suo Taurus T3 Max: anche oggi un’altra vittoria di tappa pesantissima per il giovanissimo pilota polacco navigato dall’ottimo Oriol Mena. Per loro è arrivato un incredibile sesto tempo assoluto battendo la gran parte delle vetture della classe superiore “Ultimate” T1+. Dietro di lui si è messa in evidenza Cristina Gutierrez che ne esce alla grande dalle insidiose dune del “Quarto Vuoto”. Bravissima!

In SSV scende Batista e sale in cattedra il Can Am dello svizzero De Sadeleer che è virtualmente il leader della classe. Dietro di lui occhio però al pilota saudita Seaidan che sta risalendo la classifica. Ma il più veloce sin qui nella tappa 48 ore è il portoghese Ferreira alla guida del Can Am ufficiale, davanti ai Polaris dei francesi Vayssade e De Soultrait. Si sta ben comportando anche Sara Price (Can Am), un’altra della ragazze che si sta mettendo in mostra in questa scoppiettante Dakar e che può ancora ambire alla vittoria della classe T4, sin qui la più combattuta in questa edizione del rally raid.

Nei Camion è passato all’attacco Martin Macik che su Iveco si è preso la leadership provvisoria beffando in un sol colpo i rivali Van Kasteren (Iveco) e Loprais (Praga) che gli erano davanti prima di inizio tappa.

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