Auto usate, scoperta la nuova truffa dei cinesi | Scandalo in Italia, se non stai attento ti becchi la fregatura

Guidatore triste

Guidatore triste (PIXABAY FOTO) - www.rally.it

Un’inchiesta rivela come il mercato cinese delle auto stia gonfiando i dati di vendita attraverso l’esportazione di veicoli “nuovi-usati”.

Un’indagine condotta dall’agenzia di stampa Reuters ha portato alla luce un fenomeno peculiare nel mercato automobilistico cinese. I dati di vendita delle automobili in Cina sarebbero stati in parte gonfiati per migliorare i risultati economici interni. Dal 2019, nel paese si è sviluppato un mercato di aziende che acquistano e immatricolano auto nuove per poi esportarle immediatamente all’estero come veicoli usati, senza che siano mai state effettivamente guidate.

Questa particolare transazione, che di per sé non ha niente di illegale, risulterebbe priva di senso nella maggior parte del mondo. Normalmente, il valore di un’auto nuova è superiore a quello di un’auto già immatricolata, e un esportatore non trarrebbe alcun vantaggio dall’acquistare un veicolo nuovo per rivenderlo subito dopo come usato. Tuttavia, in Cina, esistono incentivi economici e politici specifici che rendono questo sistema conveniente e in rapida espansione.

In Cina, il mercato delle automobili è caratterizzato da due fenomeni interconnessi: la sovrapproduzione e una “guerra dei prezzi”. Grazie anche a forti incentivi statali, le aziende automobilistiche cinesi producono un gran numero di veicoli a basso costo, al punto che l’offerta supera la domanda.

In questo contesto, diventa vantaggioso comprare un’auto nuova a prezzi molto bassi in Cina e rivenderla come usata all’estero a prezzi maggiorati, ad esempio in Russia, Asia centrale e Medio Oriente. Molte aziende di import-export hanno iniziato a operare in questo modo, ottenendo grossi guadagni.

Estensione del fenomeno

Secondo un esperto interpellato da Reuters, circa il 90% delle 436.000 automobili usate esportate dalla Cina nel 2024 erano, di fatto, auto nuove, immatricolate e immediatamente rivendute come usate. Sebbene si tratti ancora di una piccola parte dei 6,4 milioni di veicoli totali esportati dalla Cina nel 2023, la pratica è significativa.

Normalmente, le case produttrici dovrebbero scoraggiare un sistema del genere, poiché danneggerebbe il loro mercato interno. Tuttavia, il problema della sovrapproduzione è così grave che, al contrario, esse favoriscono gli esportatori di auto nuove rivendute come usate. Questi ultimi contribuiscono a smaltire all’estero i modelli meno apprezzati sul mercato interno cinese.

Motore
Motore (PIXABAY FOTO) – www.rally.it

Incentivi politici e dubbi sui dati economici

In Cina, esiste anche un forte incentivo politico dietro a fenomeni di questo tipo. Le varie province e entità amministrative godono di molta autonomia riguardo alle decisioni economiche, e gli amministratori locali sono incentivati dal governo centrale a raggiungere determinati obiettivi di crescita. Se li raggiungono, ricevono promozioni; se li mancano, la loro carriera politica viene penalizzata.

Il sistema delle auto comprate nuove e subito esportate è conveniente da questo punto di vista, poiché raddoppia il numero delle transazioni e fa aumentare i dati della crescita economica e del Prodotto Interno Lordo (PIL) della provincia. Per questo motivo, decine di province cinesi negli ultimi anni hanno cercato di attrarre nel loro territorio gli esportatori di auto con incentivi e benefit.