Dramma autostrade, il governo ha confermato l’aumento | Dal 1 agosto scatta il rincaro sui pedaggi

Casello autostradale e soldi (Depositphotos foto) - www.rally.it

Casello autostradale e soldi (Depositphotos foto) - www.rally.it

Lo spauracchio di una nuova misura sui pedaggi potrebbe rovinare la partenza estiva a milioni di italiani.

Con l’arrivo dell’estate, le autostrade italiane si preparano a vivere il solito assalto stagionale. Famiglie, coppie e viaggiatori solitari si mettono in moto, pronti a percorrere centinaia di chilometri per raggiungere le mete delle vacanze.

Ogni anno lo scenario si ripete, tra valigie strapiene e aria condizionata a palla, ma non mancano mai le sorprese che rischiano di complicare il viaggio. Già nei mesi che precedono l’esodo, iniziano a circolare notizie e indiscrezioni su possibili cambiamenti che riguardano i trasporti.

Che si tratti di cantieri, lavori urgenti o modifiche ai pedaggi, il tema cattura subito l’attenzione. Perché in fondo, muoversi lungo la rete autostradale italiana è qualcosa che riguarda tutti, e ogni novità può trasformarsi in un problema concreto per chi si mette alla guida.

E poi c’è da dire che il momento non è proprio dei più sereni. Con il costo della vita che non smette di salire e le spese che si accumulano, anche altre tipologie di aumenti rischiano di pesare parecchio sulle tasche degli italiani.

Dubbi e perplessità

Soprattutto se si aggiungono a un’estate che, economicamente parlando, non promette granché. Chi ha figli, chi si sposta spesso o semplicemente chi fa lunghi tragitti lo sa bene: ogni piccola voce di spesa si fa sentire.

Ma quello che lascia più perplessi, spesso, è il modo in cui certe decisioni vengono prese. La sensazione è quella di non essere mai davvero coinvolti, come se tutto accadesse sopra le teste di chi poi quelle strade le percorre davvero. Ed è proprio in questo clima un po’ sospeso che si è inserita una nuova vicenda.

Casello autostradale dall'alto (Pexels foto) - www.rally.it
Casello autostradale dall’alto (Pexels foto) – www.rally.it

Una situazione che ha fatto discutere

Come riporta Il Fatto Quotidiano, la miccia si è accesa quando alcuni esponenti della maggioranza hanno presentato un emendamento per alzare di un millesimo di euro al chilometro le tariffe su tutte le tratte Anas, a partire dal primo agosto. Tradotto: si parla di circa un euro ogni mille chilometri. Poca roba? Forse. Ma l’aumento riguarderebbe praticamente tutti i mezzi: auto, moto, camper, camion, nessuno escluso. Alla fine, si puntava a raccogliere 90 milioni per coprire i costi crescenti di gestione della rete.

Poi però – giro di valzer – è arrivato il no di Salvini. Il ministro delle Infrastrutture ha chiesto di togliere l’emendamento, e a ruota sono arrivati i ritiri di firma della Lega e, poco dopo, anche quelli di Fratelli d’Italia. Motivo? Bisogna rispettare la linea del ministro competente, hanno spiegato i firmatari, giustificando così l’improvvisa marcia indietro.