Follia codice della strada, ti fai male e scatta pure la multa da 50 € | Umiliazione totale per tutti i cittadini

Multa e soldi (Pexels_Pixabay foto) - www.rally.it

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Cade e si fa male, ma per il Codice della strada è colpa sua: oltre al trauma arriva anche la multa da 42 euro.

Chi si sposta ogni giorno in città sa bene quanto possa diventare un’impresa. Fra cantieri, lavori in corso e nuove piste ciclabili tracciate “al volo”, muoversi in modo sicuro sembra più una scommessa che un diritto. La città cambia, si evolve, ma a volte sembra farlo dimenticandosi delle persone. O almeno di chi non è dentro un’auto.

Il discorso è sempre lo stesso: regole e segnaletica ci sono, ma non sempre riescono a stare al passo con le situazioni reali. Se un ostacolo viene messo lì, nel bel mezzo del percorso, chi finisce a terra è lui a sbagliare? Beh, secondo certi verbali pare proprio di sì. Eppure, ci si aspetterebbe più comprensione, un minimo di buonsenso almeno.

È facile sentirsi presi in giro quando il codice della strada sembra colpire proprio chi cerca di fare la cosa giusta. Tipo chi prende la bici per risparmiare, inquinare meno o semplicemente evitare il traffico. Ma poi, se cade, oltre al dolore si becca anche la sanzione. Sembra assurdo, eppure succede. E non stiamo parlando di leggende metropolitane.

Non è solo una questione di soldi. È che ti senti trattato come un colpevole, quando invece sei tu a essere finito a terra. Ti ritrovi ferito, magari confuso, e poi… zac, arriva pure la multa. In quel momento ti viene davvero da chiederti se chi fa le leggi abbia mai provato a pedalare su certi percorsi. Oppure se non gliene importi poi molto.

Quando cadere ti costa (anche) una sanzione

La domanda che sorge spontanea è: ma davvero è questo il modo di tutelare i cittadini? Una persona cade, si fa male, e viene pure multata. Ma se quel tratto di strada è pericoloso, se i binari sono una trappola per bici e scooter, non sarebbe più logico – o umano – intervenire lì prima di tutto? O almeno, evitare di infierire.

Alla fine, quello che resta è un senso di incredulità e frustrazione. Non solo per chi è coinvolto, ma per chiunque passi ogni giorno da quelle strade. Chi ci assicura che domani non tocchi a noi, scivolare e poi ricevere anche una multa? Se l’incidente diventa una colpa, allora siamo davvero messi male.

Donna in bici (Pixabay foto) - www.rally.it
Donna in bici (Pixabay foto) – www.rally.it

Quando la legge punisce chi cade

È quello che è successo lo scorso 14 maggio a Bologna, in via Ugo Bassi, come riporta Il Resto del Carlino. Una signora era in bici, stava attraversando i binari del tram, e ha perso il controllo. È caduta, battendo anche la testa. Per fortuna sono intervenuti i sanitari del 118. Ma il colpo più forte, forse, è arrivato dopo: una multa da 42 euro per “non aver controllato il proprio mezzo”.

E non è mica il primo caso. Qualche tempo fa, anche Danilo Masotti (sì, quello degli Umarells) si è trovato nella stessa identica situazione. Ma con lo scooter. Pure lui caduto, stesso punto, stessa dinamica. E ovviamente stessa logica: “dovevi stare più attento”. Intanto, mentre il Comune promette di rivedere la segnaletica, alcuni partiti come Lega e Forza Italia alzano la voce. “Così non si può andare avanti”, dicono. E come dargli torto, anche se la multa, stavolta, è già stata fatta.