Formula 1 in CRISI: non faranno più vedere le gare neanche in televisione | Tifosi disperati, è la fine di un’era

Ferrari

Ferrari (PIXABAY FOTO) - www.rally.it

La Formula 1 in Italia sta attraversando un periodo di profonda crisi televisiva, con un calo drastico dell’interesse che preoccupa.

Il fascino della Formula 1, che in passato teneva incollati milioni di italiani davanti al televisore, sembra sbiadire. Quella che era un’abitudine per molte famiglie, con Gran Premi che registravano share altissimi, oggi si trova a fare i conti con un disinteresse crescente e numeri di ascolto decisamente ridotti.

Dall’apice di un’epoca d’oro, in cui eventi sportivi di questo calibro dominavano la scena televisiva, si è passati a una media di spettatori molto inferiore. Questo declino solleva interrogativi sul futuro della disciplina nel panorama mediatico italiano e sull’entusiasmo dei suoi appassionati.

Le ragioni di questa flessione sono molteplici e complesse, e toccano sia le modalità di fruizione dei contenuti che fattori legati alle figure di spicco e ai protagonisti stessi del “Circus”. La percezione è quella di un’era che potrebbe volgere al termine per come l’abbiamo conosciuta.

I tifosi si trovano di fronte a una realtà che li vede sempre più lontani dall’azione in pista, mentre gli esperti cercano soluzioni per ravvivare la passione sopita e riportare la Formula 1 ai suoi antichi splendori.

Il declino della Formula 1 in Italia

La Formula 1 in Italia ha visto un crollo degli ascolti televisivi, passando da milioni di spettatori a cifre minime, principalmente a causa della transizione alla pay-per-view, della mancanza di figure carismatiche e delle difficoltà della Ferrari.

Il panorama televisivo italiano ha visto un netto declino dell’interesse per la Formula 1, una disciplina che un tempo dominava le serate di milioni di telespettatori. Dal picco del 75% di share negli anni d’oro, la media degli ascolti televisivi è crollata, passando dai 14 milioni di spettatori per i Gran Premi più attesi a soli 2,4 milioni nel 2025. Questo dato, seppur in leggero aumento rispetto ai 2,2 milioni del 2024, non può certo compensare il crollo registrato negli ultimi vent’anni.

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Ferrari (PIXABAY FOTO) – www.rally.it

La Pay per view incide

Una delle cause principali di questa emorragia di pubblico è la transizione dalle trasmissioni gratuite della TV in chiaro sulla Rai alle esclusive a pagamento di Sky, con qualche differita trasmessa su TV8. Questo cambiamento ha reso l’accesso alle dirette meno immediato, alienando soprattutto le nuove generazioni, che non hanno potuto sviluppare lo stesso legame emotivo con il “Circus” che caratterizzava l’epoca d’oro delle “Rosse”.

Il confronto con il passato è ancora più drammatico se si considera che oggi i dati di ascolto includono anche le visualizzazioni su piattaforme web come RaiPlay, mentre vent’anni fa si trattava esclusivamente di televisione tradizionale. Questo rende evidente quanto il pubblico della Formula 1 si sia ristretto.