Le Ztl sono ILLEGALI: non ti possono più fare la multa, anche se ricevi il verbale non devi sborsare neanche 1 €
ZTL (PIXABAY FOTO) - www.rally.it
Un nuovo allarme sta circolando tra gli automobilisti italiani, riguardante presunte sanzioni per accesso non autorizzato.
Negli ultimi giorni, si sta diffondendo una nuova ondata di tentativi di frode che prende di mira gli automobilisti. L’allarme è scattato in seguito a diversi casi segnalati, che hanno visto la circolazione di comunicazioni ingannevoli.
La ZTL resta il grande nemico di molti automobilisti che spesso, soprattutto nei centri città si trovano a dover litigare con questo sistema di telecamere sempre pronto a fare le multe.
Il pericolo di una multa spaventa sempre tutti quanti, soprattutto quando si tratta di sanzioni salate come quelle che si rischia con le ZTL. Una maggiore attenzione, soprattutto nei centri abitati e centri storici è fondamentale.
A rendere la trappola ancora più insidiosa è la promessa di uno “sconto” immediato sul pagamento, un classico stratagemma utilizzato per incoraggiare il clic impulsivo, senza che l’utente si ponga troppe domande. Ed è proprio qui che inizia il vero problema. Invece di condurre a un portale comunale o a una tesoreria pubblica, il link indirizza a un sito-trappola.
Cosa accade nel dettaglio
Un messaggio WhatsApp proveniente da un numero sconosciuto, soprattutto se il testo si focalizza sull’urgenza e sulla minaccia di un supplemento per il mancato pagamento, deve essere considerato un campanello d’allarme. La migliore azione da intraprendere è semplice: cancellare immediatamente il messaggio senza cliccare su alcun link. In caso di dubbio, la soluzione più sicura è contattare direttamente la Polizia Municipale o l’ufficio multe del proprio Comune di riferimento. Una telefonata in orario d’ufficio può chiarire ogni incertezza.
Queste truffe funzionano facendo leva sulla fretta e sul timore di incorrere in una sanzione elevata. La pressione psicologica spinge molte persone a pagare immediatamente. La trappola è ulteriormente perfezionata da una grafica studiata ad arte, un testo ricco di termini burocratici, riferimenti a leggi reali e un importo plausibile, rendendo difficile distinguere il falso. Spesso, le vittime sono coloro che hanno meno familiarità con l’uso dello smartphone e dei servizi digitali. Basta un attimo di distrazione per cadere nel tranello.

Consigli per difendersi
La regola d’oro per proteggersi è stare alla larga da link sospetti. È sempre meglio evitare di inserire dati bancari o personali su pagine web aperte tramite messaggi insoliti o non verificati. Se una multa è effettivamente dovuta, la notifica arriverà sempre attraverso le modalità ufficiali e corrette. Nessun Comune in Italia invia richieste di pagamento tramite chat.
Per maggiore tranquillità, è consigliabile informare genitori, nonni e amici meno esperti su queste nuove forme di truffa. Una piccola campagna di passaparola può contribuire a bloccare i truffatori sul nascere. Se proprio si è mossi dalla curiosità di controllare un link, è fondamentale farlo con un occhio critico: l’indirizzo web di questi siti fraudolenti è spesso un dominio strano, pieno di numeri o scritto in modo errato, segnali inequivocabili di una potenziale frode.
