Rivoluzione rotatorie, non si capisce più niente: ora la precedenza spetta a chi si immette: il Codice della strada parla chiaro

Illustrazione di una rotatoria (Canva FOTO) - rally.it

Illustrazione di una rotatoria (Canva FOTO) - rally.it

Le rotatorie possono creare qualche disagio, perché non sai mai come devi comportarti. Ma alcune regole sono molto chiare!

Le rotatorie, o rotonde, sono ormai una presenza fissa sulle nostre strade. Introdotte per migliorare la sicurezza e fluidificare il traffico, servono a regolare gli incroci senza semafori, riducendo gli stop improvvisi e gli incidenti gravi.

La regola principale è semplice: chi è già nella rotatoria ha la precedenza. Eppure, non tutti la rispettano sempre. Le distrazioni, le manovre azzardate o la fretta spesso creano confusione. Per questo è importante rallentare in ingresso e segnalare bene l’uscita.

Oltre alla sicurezza, le rotatorie hanno anche un vantaggio pratico: evitano lunghe attese, soprattutto negli orari di punta. E rispetto ai classici incroci con semaforo, richiedono meno manutenzione e consumano meno energia.

Negli ultimi anni ne sono state costruite migliaia, anche in piccoli centri. Alcune sono semplici, altre molto complesse, con più corsie e uscite ravvicinate. Ma il principio non cambia: chi guida con attenzione e dà la precedenza giusta, le affronta senza problemi.

Le rotatorie

Ormai sono ovunque: città grandi, piccoli centri, strade provinciali. Le rotatorie, o rotonde, sono diventate il cuore pulsante della viabilità moderna. Hanno preso il posto di incroci semaforici e stop complicati, portando un po’ più di ordine e meno frenate improvvise. O almeno, questa era l’idea di partenza.

La loro struttura, tutto sommato semplice, funziona bene: un anello centrale dove si circola in senso antiorario e diverse uscite che portano nelle varie direzioni. Il bello è che, costringendo a rallentare, riducono il rischio di incidenti e fluidificano il traffico. E poi, dettaglio non da poco, permettono anche di invertire la marcia senza manovre strane.

Illustrazione di una rotatoria con alcune auto (Canva FOTO) - rally.it
Illustrazione di una rotatoria con alcune auto (Canva FOTO) – rally.it

Le regole (vere) da seguire

Come riportato da InSella, quando si parla di precedenza, c’è ancora un po’ di confusione. Ma ormai la regola è chiara: chi è già dentro la rotatoria ha la precedenza, e chi arriva deve aspettare il momento giusto per entrare. È il cosiddetto modello “all’europea”, segnalato chiaramente da cartelli e triangoli prima dell’ingresso. Al contrario, la vecchia logica “all’italiana”, dove chi entrava aveva diritto di passaggio, è stata quasi completamente abbandonata.

Le rotatorie a una corsia sono le più intuitive: si resta a destra e si segnala con la freccia solo quando si sta per uscire. Quelle a più corsie invece richiedono un minimo di attenzione in più: per uscire subito si resta all’esterno, per andare dritti o girare a sinistra bisogna stare nella corsia giusta, spostandosi con anticipo e segnalando bene la manovra.