Trappola parcheggio, anche se è libero arriva la sanzione | 350 € di multa, anche dieci minuti possono essere fatali

Auto parcheggiate e soldi (Depositphotos foto) - www.rally.it

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Un parcheggio apparentemente libero può nascondere insidie legali: basta poco per incorrere in sanzioni inaspettate.

Girare in città alla ricerca di un parcheggio è spesso un’impresa, ma lo è ancora di più in determinate situazioni. In quel caso, trovare un posto è fondamentale per vivere con più autonomia. Però, quando si parla di determinati parcheggi, le cose si complicano parecchio, anche per chi pensa di conoscere le regole a memoria.

Spesso si dà per scontato che, avendo il contrassegno ben visibile sul cruscotto, si possa parcheggiare ovunque ci sia il simbolo. Beh, ecco, no. Non sempre funziona così. Ci sono differenze importanti tra gli spazi “riservati a tutti” e altri. Una differenza che può costare cara, molto più cara di quanto si pensi.

Chi non è abituato a leggere nel dettaglio la segnaletica verticale o orizzontale può facilmente cadere in errore. Ci sono dettagli che, se ignorati, possono trasformare un parcheggio apparentemente libero in una trappola da oltre 300 euro di multa. Anche restando solo qualche minuto.

E poi diciamolo, capita. Si ha fretta, magari si accompagna qualcuno o si pensa: “ma sì, sono solo due minuti“. Ma in quelle situazioni può bastare poco — davvero poco — per trovarsi con una sanzione bella pronta sotto il tergicristallo. O peggio, con conseguenze legali che nessuno si aspetta.

Attenzione ai segnali

Non è solo una questione di rispetto delle regole, ma di attenzione agli altri. Ogni stallo riservato ha una storia dietro, una richiesta motivata, una difficoltà quotidiana che si cerca di alleviare. Quel posto “vuoto” che può sembrare momentaneamente disponibile, per qualcun altro rappresenta l’unico modo per muoversi con dignità e indipendenza.

A volte basta davvero poco per evitare problemi: un’occhiata in più al cartello, una verifica della targa, magari anche solo il buon senso. Ma quando si parla di parcheggi personalizzati, affidarsi solo all’istinto può diventare un errore costoso — e non solo in termini economici.

Strisce blu (Depositphotos foto) - www.rally.it
Strisce blu (Depositphotos foto) – www.rally.it

Quando il cartello fa la differenza

Come riporta Virgilio.it, secondo il Codice della Strada se il posto per disabili è assegnato a un individuo specifico — con targa o numero — allora nessun altro può usarlo. Nemmeno un altro disabile. Sì, anche se ha il permesso in regola. Questo perché lo spazio è stato pensato per quella persona, con quelle esigenze specifiche, magari vicino a casa o al lavoro. E occupandolo, anche solo per poco, si rischia una sanzione. E pure salata.

La Cassazione su questo punto è stata molto chiara. Non basta avere il contrassegno: conta a chi è intestato il parcheggio. Anzi, una sentenza recente del 2025 lo ribadisce forte e chiaro. Se parcheggi lì senza averne titolo, la multa è legittima e si va da 87 a 344 euro. E no, non c’è deroga o buona fede che tenga.