UFFICIALE, è stata approvata la nuova tassa auto: 450 € in più per tutti | Ti tolgono ancora i soldi, gli italiani sono infuriati

Illustrazione di una nuova tassa (Canva FOTO) - rally.it

Illustrazione di una nuova tassa (Canva FOTO) - rally.it

Le tasse aumentano, e coinvolgono anche le automobili. Questa ha lasciato a bocca aperta tantissimi automobilisti.

L’introduzione di nuove tasse sulle auto è sempre un tema delicato, che tocca milioni di cittadini. In genere avviene per ragioni ambientali, economiche o di bilancio pubblico.

Le imposte possono riguardare l’acquisto, il possesso o l’utilizzo del veicolo. Si va da nuovi superboli per auto potenti o inquinanti, a ticket urbani, ecotasse o aumenti sul bollo auto. A volte persino la semplice immatricolazione diventa più costosa.

Il discorso si fa ancora più acceso quando le tasse colpiscono veicoli vecchi o popolari, usati da chi ha meno possibilità di cambiare auto. Il rischio, infatti, è che le politiche fiscali penalizzino proprio chi non ha alternative. 

In questi casi, restare aggiornati è fondamentale. Le modifiche fiscali possono cambiare da un anno all’altro, e da una regione all’altra. Capire come incidono sulle spese quotidiane permette di fare scelte più consapevoli e, magari, di evitare brutte sorprese.

Una situazione particolare

Avere una macchina parcheggiata in cortile o chiusa in garage non significa più essere liberi dall’assicurazione. Dal 2024, come riportato da MissiOnline, è cambiato qualcosa di importante: l’obbligo di copertura RC vale anche per i veicoli fermi, pure quelli che non si accendono da mesi. Tutto nasce da una direttiva europea recepita in Italia, che ha deciso di estendere l’assicurazione anche ai veicoli fuori uso ma comunque potenzialmente pericolosi.

Il punto è che anche un’auto immobile può rappresentare un rischio. Da qui la nuova regola, che punta a garantire un minimo di tutela in ogni condizione. Il cambiamento arriva con il recepimento della direttiva UE 2021/2118, e dal 23 dicembre 2023 vale per tutti i veicoli non esplicitamente esclusi dalla circolazione.

Illustrazione di una tassa da pagare (Canva FOTO) - rally.it
Illustrazione di una tassa da pagare (Canva FOTO) – rally.it

Cosa si può fare e cosa si rischia

Fortunatamente, non tutto è scolpito nella pietra. Come riportato da MissiOnline, la legge permette di sospendere la polizza assicurativa fino a 10 mesi, a condizione che si avvisi l’assicurazione almeno 10 giorni prima. È una soluzione pratica per chi ha un veicolo che resta inutilizzato a lungo, come nel caso delle seconde auto o dei veicoli da collezione.

Inoltre, l’obbligo non vale se l’auto è non funzionante o impossibilitata a circolare: ad esempio, se mancano il motore, le ruote, l’impianto frenante o altri componenti fondamentali. In quei casi, non è necessaria né l’assicurazione né la sospensione. Ma attenzione, perché le sanzioni per chi viola questa norma non sono leggere: si rischiano multe fino a 3.464 euro e la perdita di 5 punti dalla patente.