UFFICIALE, le Euro 5 hanno il via libera dal governo | Altro che elettrico, in Italia si torna al diesel

Smog

Smog (PIXABAY FOTO) - www.rally.it

In un’epoca in cui il dibattito sulla transizione ecologica e sulla mobilità sostenibile è sempre più acceso, arrivano novità.

Le normative europee mirano a ridurre le emissioni inquinanti, portando spesso a restrizioni sempre più stringenti sulla circolazione dei veicoli più datati. Tuttavia, l’applicazione di tali misure può scontrarsi con la realtà economica e sociale dei territori, creando disagi e sollevando interrogativi sulla praticabilità di un passaggio così rapido a nuove forme di mobilità.

È in questo contesto che un recente intervento del governo italiano ha riacceso il dibattito, proponendo una revisione di alcune scadenze che riguardano proprio i veicoli diesel.

Una mossa che potrebbe offrire un respiro a molti automobilisti e che sembra andare in controtendenza rispetto alla spinta decisa verso l’elettrico, sollevando sia apprezzamenti che critiche.

Esploreremo quindi in dettaglio cosa prevede questa nuova disposizione, quali regioni e quali veicoli saranno interessati, e quali implicazioni avrà per il futuro della mobilità in Italia. Un provvedimento che, a quanto pare, segna un momento di riflessione sulle “follie di Bruxelles” e punta a un approccio più pragmatico e realistico nella gestione delle politiche ambientali legate ai trasporti.

Circolazione Diesel Euro 5

Il governo italiano ha dato il via libera a un emendamento al dl Infrastrutture che concede maggiore flessibilità per le auto diesel Euro 5. A partire dal primo ottobre 2025, il termine per la limitazione strutturale alla circolazione di autovetture e veicoli commerciali diesel “Euro 5” in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna è spostato al primo ottobre 2026. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con Matteo Salvini, ha espresso grande soddisfazione per questa novità.

La recente approvazione di un emendamento al dl Infrastrutture segna un cambiamento significativo per i proprietari di veicoli diesel Euro 5 in Italia. Questa nuova norma introduce una maggiore flessibilità, spostando al primo ottobre 2026 il termine entro cui Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna avrebbero dovuto applicare la limitazione strutturale alla circolazione delle autovetture e dei veicoli commerciali diesel “Euro 5”, che era prevista per il primo ottobre 2025. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha accolto la notizia con “grande soddisfazione”, come espresso dal Ministro Matteo Salvini.

Inquinamento
Inquinamento (PIXABAY FOTO) – www.rally.it

Cosa prevede l’emendamento

Oltre allo slittamento di un anno, l’emendamento introduce un’altra importante modifica: la limitazione strutturale dovrà essere applicata in via prioritaria alla circolazione stradale nelle aree urbane dei Comuni con oltre 100.000 abitanti, anziché i precedenti 30.000. Questo significa che le restrizioni al traffico per ridurre l’inquinamento si concentreranno principalmente nelle città più grandi, dove solitamente è presente un trasporto pubblico più efficiente e dove i limiti di inquinamento sono più frequentemente superati.

Un aspetto chiave è che, decorso il termine del primo ottobre 2026, le Regioni potranno anche decidere di prescindere dall’inserimento della limitazione strutturale alla circolazione degli “Euro 5” nei piani di qualità dell’aria. Ciò sarà possibile purché adottino misure compensative idonee a raggiungere livelli di riduzione delle emissioni inquinanti coerenti con i vincoli imposti dall’ordinamento europeo. Questo offre alle Regioni più tempo per organizzarsi e trovare modi alternativi per ridurre l’inquinamento senza necessariamente vietare la circolazione di determinati veicoli.