ULTIM’ORA: vietato guidare di notte, è tornato l’incubo coprifuoco | Niente eccezioni, la nuova legge è reale

Guida notturna e pericolo (Pixabay foto) - www.rally.it

Guida notturna e pericolo (Pixabay foto) - www.rally.it

Una regola europea sulle abitudini alla guida riaccende le polemiche sulla libertà personale: ecco cosa succede.

Guidare di notte, per tanti, è più di un’abitudine: è quasi una forma di libertà. C’è chi lo fa per lavoro, chi per necessità, chi semplicemente perché ama la strada e il silenzio delle ore piccole. Ma ora, questa libertà pare essere messa in discussione.

Negli ultimi tempi si torna a parlare di restrizioni pesanti alla circolazione, e non per motivi temporanei o eccezionali. La cosa curiosa è che non si tratta solo di sicurezza stradale, no. C’è molto altro in ballo in questa situazione.

C’è sotto una questione ben più ampia, che tocca il rapporto tra le regole imposte dall’alto e i nostri spazi personali. È un po’ come se lo Stato – o meglio, l’Europa in questo caso – stesse dicendo: “Ok, finora vi abbiamo lasciato fare, ma adesso basta”.

E questo crea inevitabilmente un certo disagio, un senso di fastidio. Forse anche un pizzico di rabbia per quelli che sono i diretti interessati. Ed è proprio questa sensazione – di un confine che si stringe sempre di più – a far discutere.

Discussioni infuocate

Tutto nasce da una revisione, bella grossa, della normativa europea sulle patenti, avvenuta qualche tempo fa. La Commissione UE ha deciso di mettere mano alla direttiva del 2006 e farla diventare qualcosa di più moderno e, diciamolo, più severo. L’obiettivo ufficiale era nobile: rendere le strade più sicure e dimezzare il numero di morti entro il 2030. Ambizioso, certo.

Ma dentro questa riforma c’era un po’ di tutto: test sanitari per gli anziani, limiti per chi ha appena preso la patente, digitalizzazione dei documenti. E sì, anche il famoso divieto di guida notturna per alcune categorie.

Guida di notte (Pixabay foto) - www.rally.it
Guida di notte (Pixabay foto) – www.rally.it

Le varie proposte

Tra le proposte più discusse, come riportò Everyeye, spiccava quella dell’europarlamentare francese Karima Delli, dei Verdi, che avanzò l’idea di un limite di velocità di 90 km/h per i neopatentati. Una soglia molto più bassa rispetto al classico limite autostradale, che avrebbe costretto i nuovi conducenti a restare relegati nelle corsie più lente. Ma non finisce qui: la Delli ha anche suggerito un secondo esame di guida al termine del periodo di prova, per verificare che chi ha appena preso la patente sappia davvero guidare. E per quanto riguarda la guida notturna? Si parlava addirittura di un divieto totale.

Secondo la bozza, gli Stati avrebbero potuto stabilire che “i conducenti alle prime armi non potessero guidare tra mezzanotte e le 6 del mattino”. Nonostante la gravità, è passato del tempo e non c’è nulla di ufficiale. Ma se prima o poi verrà approvata, tutti i Paesi membri saranno obbligati a recepirla e applicarla.