“L’auto è di mia mamma”: nessuno sconto, la multa è incredibile | 3.500 € da pagare subito, la legge non ammette eccezioni
Multa in auto (Depositphotos foto) - www.rally.it
Una dimenticanza burocratica a cui nessuno penserebbe mai si trasforma in una maxi sanzione da 3.500 euro.
Ci sono regole che conosciamo a memoria, come il divieto di parcheggio o il limite di velocità. E poi ci sono quelle meno note, che quasi nessuno prende sul serio finché non ci si trova faccia a faccia con una sanzione.
Il mondo della burocrazia legata ai veicoli è pieno di trappole nascoste, e spesso basta un piccolo dettaglio ignorato per trasformare una normalissima giornata in un incubo da migliaia di euro. Quando si parla di auto, infatti, non conta solo chi la guida, ma anche chi risulta ufficialmente proprietario.
È una di quelle cose che in tanti sottovalutano, pensando che “se è in famiglia” vada tutto bene. Ma le norme non ragionano per affetti o buon senso comune: ogni documento deve combaciare con la realtà, altrimenti scatta la sanzione. E le cifre non sono affatto simboliche.
Succede spesso, purtroppo. Una persona cara viene a mancare, e tra le mille cose da sistemare, c’è anche l’auto. Capita allora che qualcuno, magari un figlio, continui a usare la macchina del genitore pensando che, in fondo, non stia facendo nulla di male. È un gesto comprensibile, anche affettuoso, ma dietro questo comportamento così normale si nasconde un bel guaio legale.
La legge non si ferma davanti a nulla
In molti ignorano che la legge non fa distinzioni emotive: se il veicolo è ancora intestato al defunto, allora non può circolare. E non importa se l’intenzione è quella di usarla “solo per poco”, o magari “giusto per portarla dal meccanico”.
Il PRA — cioè il Pubblico Registro Automobilistico — conserva i dati ufficiali di ogni veicolo, e quelli devono essere aggiornati in modo corretto e, soprattutto, in fretta. E poi c’è la questione dell’assicurazione. Ah, qui molti cascano davvero. Anche se la polizza è ancora in corso, non è più valida se il proprietario è deceduto. Quindi, guidare quell’auto equivale a guidare senza copertura assicurativa.

Una leggerezza che costa cara
E non serve che ti dica quanto può essere pericoloso — e costoso — se ti fermano o peggio, se succede un incidente. Un dettaglio che fa tutta la differenza. Un altro errore frequente è pensare che basta “accettare l’eredità” a voce. No, serve un documento scritto, firmato, registrato… tutto secondo le regole. E tutto entro 60 giorni, mica un’eternità. Se non si fa, si rischia grosso. Ma tutto questo, purtroppo, molti lo scoprono solo quando ormai è troppo tardi — e quando arriva la multa, non c’è margine per discutere.
Quindi ad esempio se una persona guida l’auto del genitore scomparso senza aver sistemato la parte burocratica, anche se non fa nulla di intenzionalmente sbagliato, per la legge non ci sono interpretazioni personali. Secondo quanto spiegato da ConTe.it, tutto ruota attorno all’articolo 94 del Codice della Strada. Chi non aggiorna i dati al PRA rischia una multa tra 705 e 3.526 euro. Le regole, una volta infrante, presentano il conto.
