Né a benzina né elettriche: le auto del futuro saranno così | L’ultima invenzione cinese cambierà per sempre il mondo

Né elettrico e né benzina (Depositphotos foto) - www.rally.it

Né elettrico e né benzina (Depositphotos foto) - www.rally.it

Dalla Cina spunta un’idea che potrebbe riscrivere il futuro delle auto con un carburante del tutto inedito.

Negli ultimi tempi, il mondo delle quattro ruote sembra bloccato in un braccio di ferro infinito tra auto elettriche e motori a benzina. Da una parte chi spinge per l’innovazione verde, dall’altra chi difende la tradizione. Nel mezzo… quasi il vuoto. Eppure, ogni tanto salta fuori qualcosa che ti fa pensare: “Aspetta un attimo, forse c’è un’altra strada”. Non stiamo parlando di fantascienza, ma di un progetto che potrebbe davvero ribaltare le carte.

Molti governi hanno già dichiarato guerra alla benzina e al diesel, fissando date di addio e incentivando alternative più pulite. Sulla carta sembra tutto perfetto, ma nella realtà ci sono ancora parecchi intoppi: colonnine di ricarica poche e lontane, tempi lunghi per fare il pieno di elettroni, e costi che non tutti possono permettersi. Ecco perché un’idea che sfrutta qualcosa di già disponibile e poco costoso attira subito l’attenzione.

Il punto non è solo inquinare di meno, ma riuscire a offrire auto che restino pratiche, potenti e, perché no, anche divertenti da guidare. Non è facile tenere tutto insieme — ecologia, autonomia e prestazioni — e proprio per questo ogni nuova proposta suscita curiosità e discussioni infinite. Chi trova la formula giusta, beh… ha in mano una miniera d’oro.

E qui entra in scena la Cina, che negli ultimi anni ha già dato parecchie lezioni di velocità e inventiva. Leader nell’elettrico, il Paese sembra non accontentarsi e ora punta su qualcosa che, a prima vista, non c’entra nulla con batterie e pannelli solari. Parliamo di un concetto che potrebbe rimettere in discussione la base stessa di come alimentiamo un’auto… e no, non è un nuovo tipo di benzina “light”.

Un’idea spiazzante

Come racconta ReportMotori.it, un gigante dell’auto cinese sta lavorando su un carburante davvero insolito, facile da reperire e capace di far girare un motore con un’efficienza notevole. L’obiettivo è doppio: abbattere i costi e ridurre in modo drastico le emissioni, senza sacrificare le prestazioni.

Non stiamo parlando di un prototipo da laboratorio destinato a restare su un banco di prova. Qui i dati tecnici sono già sul tavolo, e le promesse sono grosse: autonomia alta, consumi ridotti e un impatto ambientale molto più basso rispetto ai carburanti fossili che conosciamo.

Soluzione di ammoniaca (Depositphotos foto) - www.rally.it
Soluzione di ammoniaca (Depositphotos foto) – www.rally.it

Ecco di cosa si tratta davvero

Il protagonista è l’ammoniaca. Sì, quella che tutti abbiamo sentito nominare in casa o in ambito industriale. Il colosso GAC ha messo a punto un motore a combustione da 2 litri che sviluppa 161 cavalli e, allo stesso tempo, taglia le emissioni di CO₂ fino al 90% rispetto a un tradizionale propulsore a benzina. La produzione di ammoniaca è già diffusa, costa poco, e il suo uso come carburante potrebbe cambiare parecchie cose.

Ovviamente, non è tutto rose e fiori: l’ammoniaca è tossica e richiede attenzioni particolari sia nello stoccaggio sia nella combustione, senza dimenticare il problema delle emissioni di composti azotati. Ma, secondo GAC, le soluzioni tecniche per renderla sicura ci sono già. E così, tra benzina ed elettrico, potrebbe nascere una terza via capace di farci ripensare il concetto stesso di mobilità.