Patente, dopo questa età scordati di guidare: il rinnovo è praticamente impossibile | Milioni di automobilisti rimangono a piedi
Anziano disperato alla guida (Depositphotos foto) - www.rally.it
Quando superare una certa età significa dover rinunciare alla propria indipendenza su quattro ruote, ecco cosa succede.
Avere la patente non è solo un pezzo di plastica con la foto sopra. Per moltissime persone, è sinonimo di libertà. Vuol dire poter andare dove si vuole, quando si vuole, senza dover dipendere da nessuno. È come… un lasciapassare verso l’indipendenza.
Però—e qui viene il punto—non basta voler guidare per poterlo fare, soprattutto quando gli anni iniziano a farsi sentire. Le regole cambiano, si aggiornano, e non sempre in modo semplice da capire o comunque facilmente fruibile.
Il fatto è che guidare non è un’azione automatica, nonostante per tanti sembri quasi un gesto quotidiano come bere il caffè. Servono riflessi pronti, vista buona, mente lucida. E no, non è una questione di esperienza.
L’età porta con sé inevitabili rallentamenti, anche se non ci piace ammetterlo. E allora le norme diventano più rigide, perché la sicurezza non è un’opzione: è un obbligo. Di tutti, ma soprattutto di chi è al volante.
Un’età critica
C’è anche da dire che l’età “critica”, chiamiamola così, segna un confine delicato. Dopo questa soglia, il diritto di guidare si scontra con la necessità di tutelare sé stessi e gli altri. E qui il discorso si fa complesso, perché si tocca un nodo sensibile: quello tra la voglia (e il bisogno) di restare autonomi, e la consapevolezza che forse è il momento di rallentare.
Ma chi decide quando è ora? Nel frattempo, il sistema prova ad adattarsi. Le regole vengono aggiustate, a volte semplificate, altre volte complicate. Il problema è che non sempre queste modifiche tengono davvero conto della realtà.

Tra semplificazioni e nuove strettoie
Un tempo, se avevi passato gli 80 anni, dovevi andare davanti a una Commissione medica per rinnovare la patente. Niente scorciatoie. Era tutto molto più… macchinoso. Controlli a tappeto: vista, udito, cuore, perfino il diabete. Poi, con il famoso decreto “semplificazioni” del 2012, le cose sono cambiate, come riporta anche Virgilio.it. L’obbligo di passare dalla Commissione è sparito, sostituito da una visita con un medico—uno solo, il cosiddetto medico monocratico.
Ora, questa semplificazione ha avuto un impatto reale: gli ultraottantenni potevano rinnovare più facilmente. Però attenzione: non è che tutto è diventato una passeggiata. Servono comunque controlli medici ogni due anni, e i costi della visita li paga chi richiede il rinnovo. In più, la patente ha validità biennale. Insomma, semplificata sì, ma mica troppo leggera. Le verifiche ci sono eccome ed è comunque più ostico rispetto a quando si è più giovani.
