Patente, nuovo salasso per gli italiani: prenderla costerà ancora di più | Tutta colpa della nuova decisione del ministro
Istruttore di guida (Depositphotos foto) - www.rally.it
Cambiamenti in vista per chi vuole mettersi alla guida, con nuove regole che potrebbero pesare sul portafoglio.
Per chi sogna di mettersi al volante, il percorso per prendere la patente non è mai stato una passeggiata… e non solo per l’esame. Negli ultimi anni le autoscuole hanno visto un boom di iscrizioni, ma parallelamente i costi per corsi e lezioni di guida sono saliti sempre più. Alla fine, anche un piccolo ritocco alle regole può fare la differenza, soprattutto quando si parla di bilanci familiari già tirati all’osso.
La sicurezza sulle strade, poi, è un tema che torna fuori ogni volta che succede un incidente o che arrivano nuove statistiche poco rassicuranti. In tanti si chiedono se non sia il caso di rendere la preparazione alla guida più completa. E, come spesso accade, la discussione si allarga: non si parla solo di sicurezza, ma anche di come mettere le nostre regole in linea con quelle europee.
C’è anche la questione del confronto con l’estero. In molti Paesi dell’Unione Europea, le regole per ottenere la patente sono più severe rispetto alle nostre. Questi dati finiscono puntualmente sul tavolo di chi deve prendere decisioni qui in Italia, alimentando il dibattito su cosa cambiare e come.
E poi, beh, c’è il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che in tutta questa storia è un po’ l’arbitro della partita. Ogni scelta fatta a Porta Pia ricade direttamente su autoscuole e futuri conducenti, che devono adattarsi alle nuove regole. A volte basta una modifica piccola per cambiare tempi, modalità e – inevitabilmente – spese per chi vuole mettersi alla guida.
Nuove possibilità in ballo
Il Ministero ha ragionato su possibili ritocchi a uno dei requisiti fondamentali per prendere la patente B, quella più comune. Oggi servono almeno sei ore di guida obbligatorie… ma l’idea sarebbe di alzare un po’ l’asticella. La proposta si inseriva nel quadro della riforma del Codice della Strada, con l’obiettivo di aumentare la preparazione pratica dei nuovi automobilisti e di avvicinarci agli standard europei.
Al momento, però, tutto è ancora in fase di valutazione. Si parla di un decreto ministeriale – sì, quello che poi diventa legge vera e propria – che dovrebbe formalizzare la novità. Si stanno facendo calcoli e simulazioni per capire quanto la misura possa migliorare la formazione e quale impatto avrebbe sui portafogli degli italiani.

Cosa cambierebbe sul serio
Secondo la bozza, si passerebbe da sei a otto ore obbligatorie di guida, con due ore da fare ancora prima di ricevere il foglio rosa. Tradotto: anche chi ha superato la teoria dovrebbe comunque completare questa fase di pratica prima di iniziare a esercitarsi liberamente su strada.
Come riportato da Virgilio.it qualche tempo fa, questa proposta nasceva da un compromesso tra ministero e autoscuole, che volevano un aumento più deciso – in certi Paesi si arriva a 12 ore di guida obbligatorie. Se la riforma dovesse andare in porto, significherebbe inevitabilmente un costo maggiore per i candidati, rendendo la patente un traguardo ancora più oneroso di quanto non sia già oggi.
