“Stavo solo passeggiando”: inventarsi scuse è inutile, se ti beccano in strada così inizia ad aprire il portafogli | La multa ti farà stare male
Multa per strada (Depositphotos foto) - www.rally.it
Una camminata apparentemente innocente può costarti cara: conoscere le regole è fondamentale per evitare sanzioni salate.
A volte basta davvero poco per mettersi nei guai. Un gesto istintivo, magari fatto senza pensarci troppo, può attirare l’attenzione di chi sta controllando la strada. Non serve essere in fuga da qualcosa o infrangere chissà quale legge: è sufficiente trovarsi nel punto sbagliato, in un momento poco opportuno, e boom – parte il controllo. Il punto è che ci sono regole che quasi nessuno conosce, ma che vanno rispettate come tutte le altre.
Camminare a piedi lungo certe strade può sembrare una cosa da nulla, eppure… può costare caro. Chi viene fermato spesso cerca di giustificarsi con un semplice “stavo solo facendo due passi”, ma – sorpresa – questa frase non ti salva da una multa, anzi, può essere vista come una conferma che sei lì senza un vero motivo valido.
Oggi muoversi, anche semplicemente a piedi, richiede un minimo di attenzione in più. Il traffico è sempre più complesso, e le regole pure. Tra nuove tecnologie, controlli automatici e telecamere ovunque, basta davvero poco per essere pizzicati. E se un tempo certi comportamenti passavano inosservati, ora non ci sono più zone grigie: o sei in regola, oppure ti arriva la sanzione.
Ecco perché è importante sapere bene cosa si può fare e cosa no, specialmente se ti sposti senza auto. Magari sei uno di quelli che ama il viaggio old school… be’, sappi che ci sono confini ben precisi da non superare. E non stiamo parlando di linee disegnate sull’asfalto, ma di limiti fissati nero su bianco dalla legge. E lì nessuna scusa regge.
Quando “mi ero solo fermato un attimo” non ti salva
Il problema più grosso è che in certi casi la buona fede non conta proprio niente. Puoi dire quello che vuoi, ma se hai commesso questo errore, il verbale parte. A complicare tutto ci si mette anche la somiglianza tra certe tangenziali e le autostrade.
A occhio, sembrano uguali – ma per la legge non lo sono. Una sentenza recente ha chiarito che sulle tangenziali questo comportamento è legale, mentre sulle autostrade no. Però bisogna stare attenti, perché basta sbagliare di pochi metri e sei fuori regola. In quel caso, il “mi ero solo fermato un attimo”… non ti salva proprio.

C’è chi lo fa per avventura, ma la legge non scherza
L’autostop ha sempre avuto un certo fascino, diciamocelo. Negli anni ’70 era un po’ il simbolo della libertà, dei viaggi improvvisati. Oggi? È diventato un po’ di nicchia, ma c’è ancora chi lo sceglie. Il problema è che in Italia non si può fare ovunque. Anzi, come riporta Virgilio Motori, secondo l’articolo 175 del Codice della Strada, su autostrade e strade extraurbane principali è vietatissimo.
Il motivo è chiaro: questione di sicurezza. Se sei a piedi in mezzo a uno svincolo o vicino a una corsia veloce, rischi grosso. E fai rischiare anche gli altri. Non importa se sei lì per caso o se ti sei perso: la multa arriva lo stesso. E non è simbolica: può andare da 42 fino a 173 euro. Un bel salasso per chi, magari, cercava solo un passaggio.
