Truffa auto usate, prima di comprarla fai questo controllo: ti salverà il portafogli | Lo dicono tutti gli esperti

Auto usate e portafogli

Auto usate e portafogli (Canva-Shutterstock foto) - www.rally.it

Questo controllo potrebbe davvero salvarti il portafogli. Sono già troppi i conducenti ad esserci caduti con tutte le scarpe

Il mercato delle auto usate si trova ad affrontare un periodo di crescita che non può affatto essere ignorato. I motivi che hanno gettato le basi per un incremento di questo settore sono essenzialmente due.

E sono, più specificamente, da ricercare nella crisi dei chip e nella crescente difficoltà, per differenti categorie di consumatori, di reperire autovetture totalmente nuove, scegliendo sempre più frequentemente di affidarsi all’usato.

Eppure, le insidie possono essere sempre dietro l’angolo. Che sia per errori umani o alterazioni intenzionali, non è raro ritrovarsi in mano un’automobile usata che riserva una fregatura grossolana.

Conviene prestare enorme attenzione ad una serie di specifici elementi che, prima di ultimare l’acquisto, potranno rivelarsi determinanti nella vostra scelta, salvandovi da quella che gergalmente viene definita una “sola”.

Una verifica semplice quanto indispensabile

Il sito Sicurauto.it mette a disposizione dei consumatori il procedimento più accurato che garantirà un controllo esaustivo circa il reale stato dell’automobile, in modo da non commettere errori prima di ultimare l’acquisto. Innanzitutto è fondamentale affidarsi a Il Portale dell’Automobilista, collegandosi al suo sito internet attraverso l‘inserimento dei propri dati personali.

Infatti, tra le varie funzioni che il Ministero dei Trasporti mette a disposizione dei cittadini grazie a questo sito c’è anche la possibilità di verificare lo stato delle auto, dell’ultima revisione svolta dalla stessa, dai km macinati, dal suo storico più in generale. Se si ha già un’auto di riferimento, basterà soltanto immettere il numero del telaio per comprendere informazioni maggiorate sulla stessa: ma attenzione, perché una sentenza nemmeno troppo datata, risalente al Luglio 2022, ha indicato come il controllo dei km effettivi soltanto attraverso lo storico della revisione non sia più sufficiente a certificare in modo conclamato l’effettivo passato dell’auto.

Conta chilometri
Conta chilometri (Freepik foto) – www.rally.it

E se dovessero sorgere sospetti?

Per questo, sarebbe più opportuno inserire il VIN, per l’appunto il numero di telaio, o in alternativa la targa dell’auto, il tutto in modo totalmente digitale, così da avere immediato accesso allo storico dei chilometri, l’effettuazione di incidenti che l’hanno vista protagonista nel corso della sua storia o se eventualmente la stessa dovesse risultare rubata. E se ci dovessero essere dubbi che perdurano, come è possibile svolgere la fatidica “prova del nove“, al fine di comprendere se l’auto è stata effettivamente soggetta ad uno scalamento dei km?

Il controllo degli stessi dal Responsabile Tecnico può essere una buona scelta, ma nel caso in cui dallo stesso dovessero emergere incongruenze, come ad esempio numeri che subiscono aumenti con il passare del tempo, invece che diminuzioni, il sospetto potrebbe inevitabilmente aumentare, nonostante non si tratti di un dato che certifichi la manomissione. Anche rivolgersi direttamente al proprietario potrebbe aiutarvi a trovare spiegazioni chiare, comprendendo, soprattutto, se le alterazioni derivano da pratiche perfettamente trasparenti e legali, come la sostituzione del quadro strumenti, o se ci sia un cumulo di polvere che lo stesso stia cercando di nascondere sotto al tappeto.