UFFICIALE, ecco la tassa auto che il governo ti nasconde: per guidare devi pagare 330 € | Nessuno te lo dice, ma devi già sborsare

Uomo disperato in auto (Depositphotos foto) - www.rally.it

Uomo disperato in auto (Depositphotos foto) - www.rally.it

C’è un costo per l’auto poco visibile ma inevitabile: nessuno ne parla davvero ma ti spenna quando meno te lo aspetti. 

Ogni automobilista, prima o poi, ci sbatte il muso: la burocrazia italiana legata all’auto è un dedalo. Ogni cosa ha un modulo, ogni passaggio ha un bollo. E pure se credi di aver capito tutto, ecco che spunta un nuovo dettaglio che ti era sfuggito. Strano? No, tipico. Ed è proprio in questa giungla di scartoffie e sigle che si nascondono costi poco trasparenti, ma obbligatori.

C’è questa convinzione diffusa che guidare significhi solo fare benzina e pagare il bollo una volta all’anno. Macché. Ci sono fasi di “transizione” che sono piene zeppe di spese che ti piombano addosso all’improvviso. E spesso non è che te lo spiegano bene in partenza, anzi. Ti trovi a tirar fuori centinaia di euro per qualcosa che, a parole, sembrava semplice.

Il confronto con altri Paesi europei fa un po’ rabbia. Là, tutto fila liscio: tempi rapidi, costi contenuti, zero sorprese. Qui da noi, invece, si parla tanto di digitalizzazione ma alla fine sei ancora costretto a fare file, firme, fotocopie e – per non farci mancare nulla – versamenti in mille modalità diverse. E intanto, il conto sale senza che tu neanche te ne accorga.

Il problema vero non è nemmeno quanto paghi, ma il fatto che nessuno te lo dica chiaramente prima. Vai tranquillo, pensi. Poi scopri che ci sono bolli, diritti, tasse, imposte… e che tutto è obbligatorio, ovviamente. Ti ritrovi con un bel gruzzolo da sborsare per poter circolare legalmente. Il bello? Non se ne parla quasi mai, neanche quando compri un’auto.

La “tassa” che ti piomba addosso quando meno te l’aspetti

Il colpo di scena – se così vogliamo chiamarlo – arriva quando scopri che tutto questo non è facoltativo. È obbligatorio. Non hai altra scelta se vuoi guidare l’auto. Se salti un passaggio o sbagli una firma, l’auto resta ferma. Ed è qui che inizia il disagio vero, perché nessuno te lo dice davvero prima. Te ne accorgi solo quando sei già dentro fino al collo.

E non finisce qui. Se non completi tutto entro i tempi previsti – quei 60 giorni di cui parlavamo sopra – rischi pure una multa da paura, che può superare i 1.800 euro. Una firma non autenticata? Blocca tutto. Un documento mancante? Stessa cosa. Alla fine, questo iter diventa quasi una “tassa” a tutti gli effetti.

Passaggio di proprietà (Depositphotos foto) - www.rally.it
Passaggio di proprietà (Depositphotos foto) – www.rally.it

Altro che semplice formalità

Uno dei momenti più delicati – e pure sottovalutati – è il famoso passaggio di proprietà. Sembra una sciocchezza, no? In realtà, è una procedura lunga e piena di incastri. Servono i documenti di entrambe le parti, marche da bollo, certificati, copie, firme… ah, e occhio al limite dei 60 giorni: se lo superi, son guai. In pratica, è una corsa contro il tempo tra moduli e appuntamenti.

Ma la vera mazzata arriva al momento del pagamento. Secondo quanto riportato da alVolante, nel 2025 un semplice passaggio di proprietà può arrivare a costare anche 330 euro. Sì, hai letto bene. E non si tratta di optional: tra l’Imposta Provinciale di Trascrizione, emolumenti PRA, bolli vari e diritti alla Motorizzazione, la cifra finale ti scappa di mano. E la cosa peggiore? È tutto perfettamente legale.