ULTIM’ORA, cancellato il bonus benzina: è stato approvato il nuovo decreto | L’ennesimo schiaffo per gli italiani
Benzina e niente soldi (Pixabay foto) - www.rally.it
Il nuovo decreto cambia le regole: esclusi carburanti e trasporti da questo particolare incentivo, ecco cosa succede.
Negli ultimi tempi, diciamocelo, orientarsi tra bonus, agevolazioni e sussidi è diventato un vero rompicapo. Le famiglie italiane si sono abituate a vedere nascere (e sparire) provvedimenti che, almeno sulla carta, dovevano dare una mano concreta. Peccato però che, spesso, quelle promesse si perdano tra modifiche dell’ultimo minuto e decreti che cambiano idea. Questa incertezza ha un prezzo, soprattutto per chi deve fare i conti con spese quotidiane sempre più pesanti.
La fiducia in questi aiuti va e viene. Un giorno c’è un contributo, il giorno dopo non più. Per molte persone che vivono con redditi bassi o comunque stretti, contare su un sostegno economico, anche piccolo, può fare davvero la differenza. Il problema è che le regole cambiano spesso e senza avvisi chiari, e chi ci rimette, alla fine, è sempre lo stesso.
Un esempio? I bonus legati alla spesa o ai trasporti, quelli che davvero facevano comodo a chi doveva tirare avanti ogni mese. Misure semplici, dirette, che non richiedevano troppi passaggi. Bastava una carta o una ricevuta e si poteva respirare un attimo.
Ecco, proprio quando sembrano funzionare, arrivano le modifiche. Puntuali, come un orologio svizzero. Quando qualcosa viene tolto, senza un perché evidente, si crea una sensazione di disillusione. Per chi non ha alternative, perdere un piccolo aiuto significa fare rinunce vere. Non simboliche.
Una svolta che cambia le carte in tavola
Il 6 agosto scorso, sul portale ufficiale programmagoverno.gov.it, è stato pubblicato un annuncio importante: è stato adottato il nuovo decreto che regola la Carta Dedicata a Te per il 2025. Niente sorprese sulla cifra, restano i 500 euro una tantum per le famiglie con ISEE sotto i 15 mila euro. Il tutto, come sempre, gestito tramite le liste dell’INPS e distribuito con le carte prepagate da Poste Italiane.
La novità però sta in quello che non c’è più. Per il prossimo anno spariscono dai beni acquistabili i carburanti e gli abbonamenti per i mezzi pubblici. Stop, fuori lista. Una decisione che segna un bel cambiamento rispetto alle edizioni precedenti, dove invece questi costi erano coperti dal contributo. Cosa c’è ora?

Una scelta che lascia molti a piedi (letteralmente)
Come riportato da LeggiOggi.it, questa esclusione pesa. Non è un dettaglio, anzi. Per tante famiglie – soprattutto chi vive in zone mal collegate – quel contributo serviva proprio a fare benzina o a pagare l’abbonamento del bus. Togliere questa possibilità vuol dire lasciare fuori una fetta importante dei bisogni reali delle persone.
La decisione è stata presa all’interno della Manovra 2025 (precisamente l’art. 1, comma 103), che ha rifinanziato il fondo destinato alla misura. Ma la nuova lista di spese ammesse è tutta incentrata sul cibo: carne, pesce, pane, ortaggi, pasta, latte… insomma, cose essenziali sì, ma nient’altro. E chi ha bisogno di spostarsi per lavorare o portare i figli a scuola? Resta fuori.
