1.100€ di multa: basta una sola frase per annullare la sanzione | È il trucchetto degli avvocati, lo dice la legge
Uomo felice al posto di blocco (Depositphotos foto) - www.rally.it
Una semplice dichiarazione può farti evitare una multa salata: ecco cosa prevede la legge in questo caso particolare.
Quando si riceve una multa, la prima reazione è sempre un misto di rabbia e rassegnazione. Ma in certi casi, non è solo la cifra sul verbale a far tremare. Alcune sanzioni nascondono obblighi ulteriori che spesso sfuggono alla prima lettura.
Sì, proprio così: non basta pagare, a volte devi anche fare altro. E se ti dimentichi? Beh, lì cominciano i guai veri. Questa cosa capita più spesso di quanto si pensi. In particolare, quando si tratta di infrazioni gravi, quelle che ti tolgono i punti dalla patente.
In quei casi, tocca comunicare alle autorità questo dettaglio, anche se il verbale arriva settimane dopo. E se non lo fai, parte un’altra multa, pure più salata. Il punto è che non tutti sanno di questo obbligo, e ci cascano senza volerlo.
In certi casi è proprio impossibile. Ma le autorità mica ci pensano troppo: se non rispondi, scatta la sanzione automatica. E il tempo non aiuta. Le multe non sempre arrivano subito. A volte passano settimane, magari mesi.
Una multa salata
Così ti trovi a dover ricostruire un singolo episodio tra mille altri spostamenti. Ecco perché questa faccenda è più comune di quanto sembri: basta un attimo di confusione, e ti ritrovi con un’altra sanzione da oltre 1.000 euro. Sì, mille. Più di quella iniziale, tra l’altro.
L’articolo 126 bis del Codice della Strada parla chiaro: se ricevi una multa con decurtazione punti, hai 60 giorni di tempo per dire chi era alla guida. Se non lo fai? Arriva una nuova multa, che può arrivare fino a 1.100 euro. E no, non importa se hai già pagato quella principale. È un’altra cosa, separata. Due multe, una sola infrazione. Sì, sembra assurdo. Ma è possibile evitare questa ulteriore sanzione?

Il trucco (legale) che può salvarti le tasche
Ma qui entra in gioco un principio importante: non puoi essere obbligato a ricordare qualcosa che proprio non ricordi. Lo ha detto anche la Corte Costituzionale, con una sentenza del 2008. Se spieghi bene perché non riesci a identificare il conducente, puoi evitare la sanzione. Però non basta dire “non me lo ricordo”, serve una spiegazione chiara, coerente, insomma… sensata. Proprio su questo punto si è espressa di recente una nuova decisione, segnalata da Brocardi.it, che ha chiarito un aspetto cruciale: non è l’oblio il problema, ma l’assenza di motivazione.
Se dimostri che, per esempio, il verbale è arrivato tardi o che l’auto era usata da più persone, le autorità possono accettare la tua versione e annullare la sanzione aggiuntiva. In pratica, basta una frase ben scritta per evitarti una multa da 1.100 euro. Se poi la motivazione non viene accettata, hai comunque diritto di fare ricorso al Giudice di Pace. Quindi no, non tutto è perduto. Ma bisogna muoversi bene. E farlo nei tempi giusti.
