Audi, la chiusura è UFFICIALE: lo ha annunciato il marchio tedesco | Ora cambia tutto, è una decisione storica
Audi chiude ufficiale (Canva foto) - www.rally.it
Audi ha preso una drastica decisione: una scelta dettata dalle nuove normative e dal futuro elettrico del marchio.
Le normative europee stanno modificando in profondità il mondo dell’automotive, costringendo i costruttori a rivedere i propri piani e le proprie tecnologie. I marchi premium, che hanno fatto delle prestazioni un punto fermo, devono affrontare sfide importanti, tra esigenze ambientali e richieste degli appassionati.
La transizione verso l’elettrico è ormai al centro delle strategie delle grandi case automobilistiche, ma non per questo i motori termici scompaiono dall’oggi al domani. Restano ancora una parte fondamentale delle vendite e garantiscono introiti che nessun marchio è pronto a sacrificare completamente. Tuttavia, alcune decisioni si rivelano inevitabili.
In questo contesto, i fan dei motori più iconici vivono momenti di incertezza e di malinconia. Ogni addio a una tecnologia storica rappresenta un passaggio simbolico, che segna il confine tra passato e futuro. Non a caso, le scelte dei costruttori suscitano reazioni contrastanti tra chi guarda con fiducia alle novità e chi rimane legato alla tradizione.
La casa dei quattro anelli non fa eccezione: sta ridefinendo la propria gamma tra modelli elettrici, ibridi e termici, cercando di mantenere un equilibrio difficile. Alcuni propulsori che hanno fatto la storia, però, sono arrivati al capolinea, lasciando spazio a un nuovo corso che non tutti erano pronti ad accettare.
Una svolta annunciata e inevitabile
Secondo quanto riportato da Report Motori, la normativa Euro 7 è il principale fattore che spinge Audi a compiere un passo tanto significativo. Il rispetto dei nuovi parametri sulle emissioni richiederebbe investimenti elevati per adeguare certi propulsori, e la casa tedesca ha deciso di non sostenere questa spesa.
Il CEO Gernot Dollner ha spiegato che, pur non essendo tecnicamente impossibile adattare il motore alle nuove regole, non sarebbe stato conveniente dal punto di vista commerciale. Le vendite, infatti, non giustificano un impegno così gravoso, e da qui nasce la decisione di chiudere un progetto che ha segnato la storia del marchio.

L’addio al 5 cilindri della RS3
La scelta riguarda il celebre motore 2.5 TFSI a cinque cilindri, cuore pulsante della Audi RS3 e in passato di modelli come la TT RS e la RS Q3. Dal 2027 questo propulsore non sarà più disponibile, segnando la fine di un’epoca iniziata nel 1976.
La RS3, però, non sparirà: continuerà a essere prodotta con un altro motore, molto probabilmente un quattro cilindri, soluzione che qualche anno fa era stata esclusa ma che ora torna in considerazione. Per gli appassionati sarà difficile accettare l’assenza del glorioso cinque cilindri, ma il futuro del marchio è ormai orientato a un equilibrio tra sostenibilità e prestazioni.
