Bambini in auto, è una tragedia: se guidi così, sta per accaderti il peggio | I 300€ di multa non sono niente rispetto alla vita di tuo figlio

Bambini in auto e pericoli (Depositphotos foto) - www.rally.it

Bambini in auto e pericoli (Depositphotos foto) - www.rally.it

Anche un piccolo errore alla guida può mettere in pericolo la vita dei bambini: serve più attenzione, non solo regole.

Nel traffico urbano, tutto può accadere. Bastano pochi metri, pochi secondi. Un’auto che sbanda, un tamponamento, un ostacolo imprevisto: ogni incidente involontario porta con sé rischi ingenti, e i bambini, per la loro fisicità, sono i più esposti. Sono i più fragili anche nei momenti “normali”, di routine: salire in auto, viaggiare per pochi minuti, sembrare al sicuro — eppure non esserlo.

Capita più spesso di quanto si pensi. Una corsa veloce al supermercato, un salto a scuola, magari una deviazione al volo per una commissione improvvisa. “Tanto è solo per pochi minuti”. Ma la sicurezza dei bambini in auto non fa sconti, e ogni deviazione dalla norma può avere conseguenze enormi. Non è un’esagerazione, è un dato di fatto.

Quando si guida, ci si concentra su tante cose: traffico, orari, benzina, la musica, i pensieri. Ma il fatto che ci siano dei bambini a bordo spesso passa in secondo piano, o comunque non riceve l’attenzione che meriterebbe.

Negli ultimi anni l’Italia ha fatto passi avanti sulla sicurezza stradale, ma ancora oggi non tutti i genitori sembrano davvero consapevoli dell’importanza di certe regole. Ci sono campagne, spot, articoli… ma la cultura della prevenzione fa fatica a entrare nella vita di tutti i giorni. C’è chi pensa che “una volta non era così” e chi si affida solo al buon senso. Intanto però, il rischio resta altissimo.

Una svista che può costare troppo

Il problema vero è che certe scelte vengono fatte in buona fede. “Il bambino si agita”, “è un tragitto breve”. Sono tutte motivazioni comprensibili, per carità, ma nessuna giustifica mettere a rischio la vita di un figlio. Il rischio è concreto e non sempre si manifesta con segnali. Basta un secondo, una frenata, e… beh, non serve finire la frase.

Il vero dramma è la leggerezza con cui si giustificano certe scelte. E anche se le normative si sono fatte più severe le abitudini sbagliate sono dure a morire. C’è ancora troppa distanza tra la legge e la consapevolezza. E finché questo divario non si chiude, il pericolo rimane dietro ogni curva.

Bambini e seggiolino (Depositphotos foto) - www.rally.it
Bambini e seggiolino (Depositphotos foto) – www.rally.it

Una realtà che lascia spiazzati

Secondo una ricerca di Autohero, riportata da Virgilio Motori, più di un genitore su cinque ha ammesso di aver portato in auto i figli senza seggiolino almeno una volta. È un numero enorme. E non stiamo parlando di dimenticanze sporadiche: è un comportamento diffuso, trasversale, che coinvolge fasce d’età, abitudini e zone diverse del Paese. In molti pensano che basti guidare piano. Ma la verità è che non basta affatto. Il Codice della Strada – per la precisione l’articolo 172 – è molto chiaro: i seggiolini sono obbligatori fino ai 150 cm di altezza. Eppure, il 20% dei genitori continua a ignorare questa regola. I motivi?

I soliti: troppo complicato da installare, costa troppo, il bambino piange… Tutto vero, certo, ma sono scuse che non reggono davanti al rischio. Un incidente può succedere anche nel tragitto casa-asilo. E lì, se non c’è il seggiolino, non c’è modo di tornare indietro. Come riporta cercaseggiolini.it, chi viola l’obbligo rischia una multa fino a 323 euro – e già quella non è leggera – ma la sanzione più pesante arriva in caso di recidiva: sospensione della patente. Però, diciamolo chiaramente, non sono i soldi il punto. È la posta in gioco. E se c’è bisogno di dirlo ancora: si parla della vita dei propri figli.