Codice della strada, ecco la “legge dell’orologio”: se non ce l’hai la multa è da INFARTO | Nuova follia, devi correre a comprarlo subito

Guida e orologio (Depositphotos foto) - www.rally.it

Guida e orologio (Depositphotos foto) - www.rally.it

Una norma poco conosciuta in merito alla mobilità rischia di colpire duro: multe pesanti per un semplice dettaglio.

Nel mondo dei trasporti su strada, le regole non sono mai state così rigide. E non parliamo solo di cinture allacciate o limiti di velocità, ma di cose molto più tecniche e spesso… dimenticate. Basta davvero poco, un dettaglio sfuggito, e ci si ritrova con una multa pesante da pagare.

Oggi anche un oggetto mancante sul mezzo può costare caro, e non tutti lo sanno. Chi guida in determinate situazioni lo sa: ogni viaggio è una corsa contro il tempo, tra orari da rispettare e mille occhi puntati addosso.

Ma oltre ai rischi della strada, c’è un’altra minaccia più sottile: le norme nascoste. Alcune sono talmente poco conosciute che quasi sembrano trappole. Eppure, non rispettarle può voler dire fermate forzate, sospensioni e sanzioni da capogiro.

I controlli oggi non sono più quelli di una volta, sono più intensi e precisi. La tecnologia ha rivoluzionato tutto: le pattuglie hanno strumenti digitali, i dati viaggiano in tempo reale e ogni irregolarità viene intercettata al volo.

Dettagli nascosti

Ecco perché ci sono regole che sembrano spuntare dal nulla, anche se magari sono ben consolidate, e che quindi mettono nei guai chiunque non sia aggiornato alla lettera. Un esempio? Ce n’è uno in particolare che sta facendo discutere.

È una norma che passa un po’ in sordina, ma che sta cominciando a colpire duro. Chi non rispetta una semplice indicazione rischia una multa che fa davvero male. E no, non si tratta di una questione di sicurezza stradale in senso stretto… almeno, non come la intendiamo di solito.

Tachigrafo (Depositphotos foto) - www.rally.it
Tachigrafo (Depositphotos foto) – www.rally.it

Lo strumento importante

Tutto ruota attorno al tachigrafo digitale, quel dispositivo che registra tempi di guida e pause dei conducenti. Come riporta anche verizonconnect.com, è obbligatorio dal 2006 su tutti i mezzi professionali pesanti di nuova immatricolazione. Eppure, nonostante sia uno strumento pensato per aumentare la sicurezza, spesso è proprio lui a creare problemi. Secondo i dati di ROADPOL, su oltre 210.000 camion controllati in Europa, più di 63.000 avevano irregolarità legate al tachigrafo. Roba seria.

Le multe? Salatissime. Si parte da 143 euro e si può arrivare a quasi 6.000 euro per manomissioni, uso scorretto, ecc. In più, ci sono penalizzazioni sulla patente (fino a 10 punti) e addirittura sospensioni che durano mesi. E parliamo anche di infrazioni minime, come il mancato inserimento della carta conducente o un guasto mai riparato. Insomma, basta un errore banale per finire nei guai.