Incentivi 2025, l’auto elettrica te la paga (quasi tutta) lo Stato: ecco i modelli sotto i 15.000€ da comprare subito
Auto elettrica e incentivi (Pixabay foto) - www.rally.it
Grazie ai nuovi ecoincentivi statali, alcune auto elettriche scendono sotto i 15.000 euro: un’opportunità concreta per molte famiglie.
Ormai parlare di auto è un po’ come parlare di casa, bollette, spesa… insomma, una questione di famiglia. Non è più solo un mezzo per spostarsi: è organizzazione, è bilancio, è incastro di routine. E quando arriva l’idea di un risparmio concreto, beh, l’interesse sale. Soprattutto se parliamo di seconde auto, quelle che servono per andare al lavoro o portare i bimbi a scuola, e che devono costare poco, consumare meno e—magari—non rompersi mai.
Fino a poco tempo fa, l’elettrico sembrava roba da pionieri, o da chi aveva qualche migliaio di euro in più da investire. Adesso invece—sì, davvero—le auto a batteria iniziano a sembrare alla portata di molti. Non tutti, certo, ma l’idea che una piccola cittadina elettrica possa diventare il secondo veicolo di casa non è più così campata in aria. Complice anche questa svolta negli incentivi (ma ci arriviamo dopo).
E ovviamente i dubbi non mancano. Le colonnine mancano (soprattutto al sud), le batterie non sono eterne, e no, fare 300 km promessi spesso vuol dire farne 200 o meno. Ma per chi ha la fortuna di avere un box con presa elettrica e fa tragitti brevi, magari casa-ufficio-supermercato, un pensiero ce lo sta facendo. Una piccola elettrica potrebbe essere sufficiente, se usata bene.
C’è poi la questione dei fondi pubblici. E qui la discussione si fa accesa. In molti si chiedono: perché dobbiamo pagare tutti l’auto a qualcuno? Un po’ come succede per i bonus edilizi. È un aiuto o un favore alle case automobilistiche? C’è chi pensa sia un’occasione storica per rinnovare il parco auto, chi invece grida al regalo mascherato. Ma insomma, dipende tutto da dove ti metti a guardare.
Una spinta in più per chi ha i requisiti giusti
Il sito alVolante ha messo nero su bianco i numeri: fino a 11.000 euro di incentivo per chi ha un ISEE sotto i 30.000 euro e rottama un’auto vecchia. No, non è uno scherzo: si può arrivare a pagare meno della metà rispetto al prezzo iniziale. Chi rientra nei parametri può portarsi a casa un’elettrica nuova a cifre che sembravano impossibili fino all’altro ieri.
L’obiettivo è chiaro: fare entrare l’elettrico anche nelle fasce di reddito medio-basse, non solo tra chi guida auto da 40.000 euro. I modelli interessati? Per lo più city car, con dotazioni essenziali, autonomia sufficiente e, sì, qualche compromesso. Ma niente di drammatico, se si sa cosa si cerca. E soprattutto: sono già pronte, in vendita, e immatricolabili subito.

I modelli che scendono sotto quota 15.000 €
Un esempio? La Hyundai Inster XTech con batteria da 42 kWh parte da 24.900 euro, ma con gli incentivi arriva a 13.900. Autonomia dichiarata: 327 km. Che nella realtà magari sono 250, ma comunque non male per il prezzo. Ma non finisce qui.
Ci sono anche modelli come la Renault 5 E-Tech, con look retrò e 310 km di autonomia dichiarata, che scende a 13.900 euro; oppure la Citroën ë-C3 (versione “You”), che da 23.900 euro precipita a 12.900 con lo sconto. E attenzione anche alla EMC Yudo, un crossover compatto importato dalla Cina, che si ferma a 13.900 euro dopo l’incentivo. Ma ci sono anche tanti altri modelli. Insomma, oggi chi ha un budget sotto i 15.000 può davvero mettere in garage un’elettrica nuova di fabbrica, senza troppi sacrifici.
