ULTIM’ORA, è ufficiale il nuovo blocco auto per Euro 3 e Euro 4: milioni di veicoli fermi in garage, l’ultima decisione spiazza i cittadini
Auto coperta in garage (Depositphotos foto) - www.rally.it
Un nuovo blocco auto entra in vigore, tra misure antismog, limitazioni alla mobilità e conseguenze pesanti per cittadini e imprese.
Negli ultimi anni si parla sempre più spesso di aria pulita, polveri sottili e limiti alle emissioni. Non è un tema solo tecnico: riguarda da vicino la vita di chi abita nelle città, dove i livelli di smog restano alti per molti mesi l’anno.
Ogni volta che arriva una nuova regola sulla circolazione, la discussione esplode: c’è chi applaude, chi protesta e chi semplicemente non sa come organizzarsi. In mezzo ci sono milioni di persone che devono fare i conti con restrizioni che pesano sulla routine quotidiana.
La mobilità urbana, in fondo, non è un dettaglio. È quello che ti porta a lavoro, accompagna i ragazzi a scuola, ti fa muovere per le commissioni di ogni giorno. Quando vengono introdotti limiti alla circolazione, non si tratta solo di traffico in meno sulle strade, ma di cambiamenti concreti per famiglie e aziende, spesso costrette a ripensare abitudini consolidate.
E inevitabilmente scatta la polemica tra chi difende la salute e chi teme costi e complicazioni. In questo intreccio di regole e reazioni entrano in gioco non solo le auto private. Anche furgoni, camion, moto e scooter finiscono dentro i divieti, con conseguenze che si ripercuotono pure sulle attività produttive.
Regole e divieti programmati
Le istituzioni cercano un equilibrio, dicono, ma la domanda rimane: quanto sono pronte davvero le città a sopportare una trasformazione così radicale? E i cittadini, che margini hanno per adeguarsi senza trovarsi bloccati?
Con l’arrivo dell’autunno tornano puntuali le misure antismog. Sono decisioni prese insieme da più regioni, proprio per cercare di dare un colpo d’insieme al problema. Non tutte le restrizioni hanno la stessa durata: ci sono i divieti fissi, validi per dodici mesi l’anno, e poi ci sono quelli che scattano solo nel periodo più critico, quando l’aria ristagna e le polveri si accumulano più facilmente.

Il blocco che ferma le auto
A Torino, ad esempio, da metà settembre fino ad aprile entra in funzione un calendario preciso di blocchi. Alcuni riguardano categorie di veicoli ben definite e fasce orarie specifiche, soprattutto nei giorni feriali. Come spiegato da TorinoToday, lo scopo è quello di tenere sotto controllo le emissioni e, allo stesso tempo, di prevenire i picchi più pericolosi di smog, che nei mesi freddi sono praticamente una certezza. Tra i divieti partiti il 15 settembre 2025, e validi fino al 15 aprile 2026, c’è lo stop ai diesel Euro 3 ed Euro 4. Questi mezzi non possono circolare nei giorni feriali dalle 8 alle 19.
A questo si aggiunge il blocco totale, 24 ore su 24 e anche nei festivi, per scooter e moto fino a Euro 1: un dettaglio che colpisce anche chi usava le due ruote come alternativa rapida e pratica all’auto. E non è finita. C’è pure il sistema dei livelli di allerta, che può rendere i divieti ancora più duri. Se scatta il cosiddetto “arancio”, ad esempio, lo stop per i diesel Euro 3 ed Euro 4 si estende pure ai weekend e coinvolge anche i veicoli Euro 5. Nel livello rosso, invece, le misure restano identiche all’arancio, senza ulteriori strette.
