Autogrill, scatta l’allarme FURTI D’AUTO | Ti derubano come nei film, non devono neanche avvicinarsi a te: ecco il trucchetto
Furti d'auto (Freepik foto) - www.rally.it
Furti a tappeto a danno delle auto parcheggiate presso le aree di servizio. Il modus operandi dei criminali ha dell’incredibile
Stando ai dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la realtà che l’Italia si trova costretta a vivere oggi in termini di furti di autovetture, nonché di altri veicoli a motore, risulta essere preoccupante come in poche altre occasioni.
Nel 2024 sono stati ben 136.201 i veicoli rubati complessivamente sulle strade nostrane, tra i quali addirittura 94.600 circa corrispondenti soltanto ad autovetture, evidenziando un incremento a dir poco preoccupante.
A destare ancora maggiore allarme è il fatto che, malgrado le segnalazioni di chi subisce il furto non tardino affatto ad arrivare, l’operato delle Forze dell’Ordine consente di recuperare soltanto il 45% scarso dei veicoli precedentemente sottratti indebitamente.
Approfondendo la questione in termini geografici, il fenomeno si concentra soprattutto nelle regioni dell’Italia meridionale: parliamo di Campania, che vanta questo poco lieto primato, seguita da Sicilia e Puglia, ma si evidenziano dati allarmanti anche tra Lazio e Lombardia.
Allarme crescente tra gli automobilisti
Sulla autostrada A4, come riferisce OggiTreviso, presso l’Area di Servizio Calstorta Nord, situata nel Comune di Cessalto, sempre nel trevigiano, la Polizia di Stato è finalmente riuscita a frenare le azioni malevole di una banda che aveva dato molteplici problemi tra i territori di Veneto e Friuli, successivamente finiti in carcere e accusati di furto aggravato in concorso. Si tratta di un gruppo di malintenzionati di origine georgiana che si organizzavano meticolosamente, operando soprattutto nelle zone di servizio autostradali dei suddetti territori al fine di rubare proprio le automobili degli ignari visitatori.
Il tutto usufruendo di un disturbatore di frequenze, il cui nome in gergo tecnico sarebbe “jammer“, in grado di disturbare o addirittura di bloccare il segnale dei telecomandi per auto che oramai la stragrande maggioranza dei consumatori utilizzano per serrare le porte del proprio abitacolo. Fondamentalmente era come se gli automobilisti non avessero premuto il pulsante, con la vettura restava aperta a loro insaputa, spalancando letteralmente le porte alla banda.

Finalmente smascherati
Attivi soprattutto nel corso dell’estate, quando il traffico autostradale aumenta inevitabilmente, si erano precedentemente registrati colpi nel veneziano, più precisamente nell’Area di Servizio Arino Ovest, dove sono andati a segno ben due colpi. Nel corso dell’ultimo tentativo, quello che è costato la libertà alla banda, i ladri non erano minimamente consapevoli di essere già monitorati strettamente: l’operato congiunto della Polizia Stradale e della Squadra Mobile di Udine si è rivelato determinante per condurre i criminali in manette.
Ma non è tutto, perché nel corso di approfondite perquisizioni, avvenute in seguito alla scoperta, sono stati rinvenuti ben 3.000 euro in contanti, oltre a beni mobili quali orologi e gioielli per un valore complessivo pari a circa 20.000 euro. Una banda di quattro malintenzionati di età compresa tra i 38 e i 47 anni, che risultavano essere sprovvisti di fissa dimora nel nostro Paese, sono ora stati condotti presso il carcere di Venezia.
