Autovelox, tutte le multe ANNULLATE: il decreto salva milioni di automobilisti | Tutto merito di questo dettaglio

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Autovelox multe (Canva foto) - www.rally.it

Una svolta ha riacceso il dibattito sull’uso degli autovelox, con migliaia di automobilisti coinvolti in ricorsi mai davvero chiusi.

Lungo le strade italiane, gli autovelox rappresentano da anni uno dei simboli più controversi del controllo stradale. Se da un lato vengono visti come strumenti essenziali per contenere la velocità e aumentare la sicurezza, dall’altro restano al centro di polemiche e contestazioni. Alcuni li accusano di essere più strumenti di cassa che dispositivi di prevenzione.

In effetti, la mancanza di trasparenza e uniformità nell’installazione e gestione di questi strumenti ha generato un crescente malcontento. Molti automobilisti si sentono vittime di un sistema in cui non è sempre chiaro se i rilevatori siano davvero a norma e omologati come previsto dalla legge.

Nel frattempo, i ricorsi contro le multe elevate dagli autovelox si moltiplicano. Il nodo sta tutto nell’interpretazione normativa: se un dispositivo non rispetta le disposizioni previste, la multa che produce potrebbe essere nulla. Ma stabilirlo non è mai stato semplice. Le Prefetture, che dovrebbero vigilare, si trovano spesso con le mani legate, fra carte, scadenze e responsabilità non sempre chiare.

La situazione ha raggiunto un punto critico in alcune zone del Paese, dove i cittadini hanno trovato un fronte comune per reagire. Alcune associazioni hanno iniziato a sostenere i ricorsi, mettendo in luce le falle del sistema e spingendo le autorità a prendere posizione. Ed è proprio in questo clima teso che qualcosa di inatteso è accaduto.

Una decisione inaspettata scuote gli equilibri

La Prefettura di Belluno ha scelto di archiviare tutte le multe elevate nel 2024 tramite autovelox nei Comuni di Belluno, Colle Santa Lucia, Cencenighe Agordino, Livinallongo del Col di Lana e San Tomaso Agordino. A comunicarlo è stata l’associazione Altvelox, che ha difeso centinaia di automobilisti. La Prefettura ha infatti lasciato scadere i termini di legge per rispondere ai ricorsi, applicando così il principio di “silenzio – assenso”, previsto dall’art. 203 del Codice della Strada e dalla legge 241/1990.

Come riportato da Report Motori, tutte le sanzioni elevate sono state annullate perché, superati i 210 giorni senza una risposta formale, la legge ne impone automaticamente la decadenza. “Il Prefetto ha scelto di non assumersi la responsabilità di un atto di annullamento motivato, preferendo nascondersi dietro il silenzio amministrativo”, ha dichiarato Altvelox, criticando duramente il metodo adottato.

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Autovelox su strada (Canva foto) – www.rally.it

Cosa succede ora e quali effetti potrebbe avere

Questa decisione ha già provocato una reazione a catena. Molti automobilisti sanzionati in altre regioni si stanno ora chiedendo se i loro casi possano essere trattati allo stesso modo. La mossa della Prefettura di Belluno rischia di diventare un precedente importante, soprattutto per quanto riguarda le tempistiche delle risposte ai ricorsi e il ruolo effettivo delle autorità locali.

Il cuore del problema resta l’omologazione degli autovelox, ancora oggi troppo spesso assente o irregolare. Finché non verranno chiarite in modo univoco le regole su autorizzazioni e verifiche tecniche, il caos normativo continuerà a generare incertezza e tensione tra cittadini e istituzioni.