Ferrari, tutto pronto per l’addio di Leclerc | Panico tra i tifosi, il manager ha svelato tutta la verità
Leclerc pensieroso (Depositphotos foto) - www.rally.it
Le tensioni crescono in casa Ferrari mentre il futuro di Charles Leclerc inizia a far tremare tifosi e dirigenza.
Parlare di Ferrari, in Formula 1, è sempre un po’ come entrare in casa d’altri: c’è rispetto, aspettative enormi, ma anche tanta emotività. E ogni volta che si percepisce un minimo scricchiolio – nei risultati, nei rapporti o anche solo nei sorrisi ai box – i tifosi iniziano a mordersi le unghie.
La Rossa non è una squadra come le altre, è un simbolo, e ogni stagione senza gloria pesa. Tanto. Soprattutto per chi ci crede ancora. I piloti, poi, diventano quasi figure mitologiche. Alcuni passano e vanno, altri restano nell’immaginario collettivo.
Però – e qui viene il punto – per restare davvero, serve qualcosa di più. Non bastano i bei sorpassi o le interviste cariche di passione. Serve una macchina che spinga forte, e che lo faccia dall’inizio alla fine della stagione.
Se manca quella, anche il legame più forte rischia di incrinarsi. Ultimamente, diciamocelo, l’aria che si respira a Maranello è un po’… pesante. Niente drammi, eh, ma le vibrazioni non sono esattamente da festa e lasciano presagire scenari inediti.
Un’atmosfera tesa
Tra decisioni discutibili e prestazioni altalenanti, qualche muso lungo si è visto. Non è una novità, certo, ma stavolta la sensazione è che qualcosa si stia muovendo sotto traccia. Forse. Oppure sono solo le solite voci. Ma che siano solo chiacchiere, è tutto da vedere.
Nel frattempo, dietro le quinte, c’è chi osserva e riflette. I manager sanno bene che il tempo in Formula 1 è spietato, e che i piani per il futuro non possono più aspettare. Alcuni piloti iniziano a farsi due conti, altri – pare – li hanno già fatti.

I segnali che fanno discutere
Durante il GP di Singapore, Nicolas Todt ha parlato apertamente della situazione di Charles Leclerc in un’intervista rilasciata al quotidiano Straits Times, come riporta Gazzetta Motori. “Charles è uno dei migliori talenti della sua generazione, insieme a Max Verstappen e ad altri piloti. Ma non è più un ragazzino: corre con la Ferrari da molte stagioni. Abbiamo bisogno di una macchina vincente”. Un concetto ripreso più avanti nella stessa intervista, dove il manager ha spiegato: “Oggi la Ferrari ha una macchina valida, ma non abbastanza per vincere il Mondiale. Speriamo che ciò possa accadere presto. Ci auguriamo che già il prossimo anno, con le nuove regole, la Ferrari possa disporre di una vettura competitiva”.
Parole che suonano come un campanello d’allarme, soprattutto considerando la voglia, ormai esplicita, di risultati concreti. Il passaggio che più ha fatto discutere riguarda le dinamiche del mercato piloti, che Todt non ha esitato a commentare con franchezza: “Molti piloti vorranno vedere quanto saranno competitive le varie scuderie prima di decidere se restare o cambiare squadra”. Il 2026, insomma, sarà un anno di valutazioni, e la Ferrari è avvisata. Todt ha poi concluso con un avvertimento piuttosto chiaro: “Mi aspetto un mercato molto caldo”. Una frase che, nel contesto attuale, pesa come un macigno.
