Incentivi auto 2025, lo Stato ha cambiato idea: aboliti i limiti annunciati | Ora puoi correre a prenotarli
Automobile e soldi (Depositphotos foto) - www.rally.it
Lo Stato rivede i criteri degli incentivi auto 2025: più ammessi, meno limiti, e accesso semplificato per tutti.
Si parla da anni – forse anche troppi – di una certa mobilità come della soluzione a tutto. Inquinamento? Risolto. Traffico? Beh, quello magari no. Ma una cosa è certa: la transizione ormai non è più un’ipotesi futuribile, è una realtà.
E il ruolo delle istituzioni, in questo passaggio, diventa sempre più centrale. Una delle leve principali? Ovviamente gli incentivi statali, che tornano ciclicamente con nuove regole e… qualche sorpresa che genera delle volte confusione.
Chiunque abbia anche solo pensato di cambiare auto negli ultimi tempi si sarà imbattuto in mille articoli, scadenze e voci di corridoio. Perché sì, gli ecobonus sembrano facili sulla carta, ma poi tra limiti, date, requisiti e piattaforme che vanno in tilt, la realtà è più complessa.
E ogni modifica – anche minima – può cambiare tutto, rendendo accessibile o impossibile lo sconto da migliaia di euro. Senza contare la solita corsa contro il tempo prima che finiscano i fondi. Uno dei nodi più discussi riguarda proprio dove vivi. O meglio, dove è registrata la tua residenza o la sede della tua azienda.
I vecchi limiti
I bonus, infatti, non valgono ovunque, ma solo in certe aree chiamate Aree Urbane Funzionali, o FUA – nome un po’ tecnico, ma importante. Fino a poco fa, però, questa lista sembrava quasi scolpita nella pietra, con esclusioni che lasciavano tanti a bocca asciutta, anche per pochi chilometri.
E qui nasce il problema: se il tuo Comune non era incluso, addio incentivi. Ma come si fa a parlare di transizione ecologica se poi si creano disparità geografiche? Ecco, questa è una delle tante critiche che da tempo circolano. In effetti, aggiornare dati vecchi di dieci anni sembrava il minimo, ma le tempistiche… beh, spesso non aiutano.

Una mossa che cambia tutto
Proprio nei giorni del via agli incentivi 2025, il Mase ha deciso di anticipare tutti e pubblicare la nuova mappa delle FUA, come riporta Insideevs.it. E no, non si tratta di un piccolo ritocco: l’elenco – ora basato su dati Istat del 2021 – si allarga di parecchio, arrivando a includere ben 2.200 Comuni. Insomma, un bel passo avanti, considerando che prima erano molti meno. Ma la vera svolta è un’altra: chi risiedeva in un Comune incluso nella vecchia lista (quella del 2011) potrà comunque richiedere il bonus, anche se quel Comune non compare più nel nuovo elenco. Una scelta che il Ministero spiega come necessaria per garantire continuità e non penalizzare nessuno per colpa di aggiornamenti tardivi o cambiamenti improvvisi.
Quello che fino a pochi giorni fa sembrava un limite invalicabile – essere fuori dalla lista aggiornata – è stato quindi eliminato. Il Mase ha deciso di togliere ogni dubbio: nessuno sarà escluso per questioni territoriali, almeno per quanto riguarda i requisiti legati alla residenza. Una rettifica che cambia davvero le carte in tavola. Il tutto è stato ufficializzato con il decreto ministeriale n. 236 dell’8 agosto 2025, pubblicato in anticipo rispetto alla data prevista. Una mossa probabilmente legata anche alle critiche del Codacons, che aveva denunciato le contraddizioni del sistema. E ora, con l’inizio delle prenotazioni partite dal 22 ottobre, il bonus diventa finalmente più accessibile.
