Patente a 17 anni, c’è la legge UFFICIALE – Cambiano tutte le soglie d’età, sarà una rivoluzione totale
Patente a 17 anni (Canva foto) - www.rally.it
Arriva una riforma storica per la patente: l’età minima cambia, ma non mancano vincoli e nuove regole di sicurezza.
Anche se oggi sembra scontato che l’ingresso al volante coincida con la maggiore età, nel tempo questo confine si è spesso spostato, riflettendo i cambiamenti sociali e le esigenze di mobilità.
Oggi, le abitudini alla guida si formano sempre prima, e molti adolescenti iniziano ad approcciarsi alla strada già a 14 o 16 anni, attraverso motorini o corsi teorici. In questo contesto, l’idea di rivedere le soglie d’età per la patente non appare più così distante.
La spinta verso una mobilità più consapevole coinvolge non solo chi guida, ma anche chi condivide lo spazio urbano: ciclisti, pedoni, utenti vulnerabili. Sempre più iniziative puntano a rendere i conducenti più attenti al contesto in cui si muovono.
Cambiare il modo in cui si ottiene e si rinnova la patente può dunque diventare uno strumento decisivo per aumentare la sicurezza stradale.
Cambia tutto, ma non per tutti
La riforma approvata dal Parlamento europeo segna una svolta decisiva per chi vuole mettersi alla guida prima dei 18 anni. I ragazzi e le ragazze di 17 anni potranno conseguire la patente, ma con una condizione imprescindibile: potranno guidare solo se affiancati da un conducente esperto, fino al compimento della maggiore età. La misura rientra in un pacchetto più ampio di norme finalizzate a ridurre le vittime della strada, che ogni anno superano le 20mila in Europa.
Come riporta Europa Today, le nuove regole non si limitano all’età di accesso alla guida. Anche l’esame della patente sarà rinnovato in profondità, con l’inserimento di quesiti sui rischi legati agli angoli ciechi, l’apertura sicura delle portiere, la distrazione da smartphone e le interazioni con utenti deboli come ciclisti e bambini. Sarà previsto anche un periodo di prova obbligatorio di almeno due anni per i neopatentati, con sanzioni più severe in caso di infrazioni.

La rivoluzione nascosta dietro le nuove regole
La vera portata della riforma si misura nel modo in cui trasforma il sistema di rilascio, rinnovo e revoca delle patenti. Il documento avrà validità fino a 15 anni, ma gli Stati membri – come l’Italia – potranno ridurre il periodo a 10 anni se la patente funge anche da documento d’identità. Inoltre, per chi ha più di 65 anni, potranno essere introdotti controlli medici più frequenti o corsi di aggiornamento obbligatori.
Un’altra novità riguarda il meccanismo di ritiro della patente: in caso di infrazioni gravi, come guida in stato di ebbrezza o incidenti mortali, la sanzione varrà in tutta l’Unione europea, anche se decisa da un altro Stato membro. La riforma include infine l’abbassamento dell’età minima per guidare camion e autobus, rispettivamente a 18 e 21 anni, ma solo con un certificato professionale. Senza questa abilitazione, resteranno in vigore i limiti di 21 e 24 anni.
