Rc Auto, nuova fregatura dal governo: il risarcimento lo vedi col binocolo | Lo hanno fatto davvero, pagare non serve proprio a niente

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Rc auto (Canva foto) - www.rally.it

Una stretta senza precedenti minaccia di trasformare il diritto al risarcimento in un miraggio per milioni di automobilisti.

Negli ultimi anni, il tema delle frodi assicurative è tornato ciclicamente sotto i riflettori, complici i numeri allarmanti che continuano a emergere in tutta Italia. Dietro ai dati ufficiali si nasconde un sistema che, nel tentativo di arginare abusi, rischia però di penalizzare anche chi subisce un danno reale. Le novità in arrivo nel settore Rc Auto promettono di cambiare le carte in tavola, ma non tutti sembrano uscirne vincitori.

In alcune regioni, i casi sospetti raggiungono ancora picchi superiori al 35% delle denunce totali, spingendo le compagnie a intensificare i controlli. Ma se da un lato l’obiettivo è chiaro – ridurre il numero di truffe – dall’altro si assiste a un progressivo irrigidimento delle condizioni per ottenere il risarcimento.

In Sardegna e in alcune aree del Nord, le frodi risultano più contenute, ma il peso delle nuove regole sarà comunque uguale per tutti. La richiesta di maggiore trasparenza e tempestività viene infatti estesa su scala nazionale, senza considerare le differenze territoriali o le difficoltà logistiche che potrebbero ostacolare i cittadini nel rispettare i nuovi vincoli.

L’impianto delle riforme in discussione tocca anche ambiti delicati, come la verifica delle riparazioni in carrozzeria e l’obbligo di segnalare i testimoni già al momento della denuncia.

Regole più rigide e tempistiche ridotte

Al centro della riforma, come spiega Brocardi, c’è una proposta che riduce da due anni a soli 90 giorni il tempo per presentare richiesta di risarcimento dopo un sinistro stradale. Un cambiamento radicale che, se approvato, imporrà agli automobilisti una reazione quasi immediata, con margini minimi per consultare legali, reperire testimoni e produrre documentazione. La misura è parte del disegno di legge sulla concorrenza e ha già acceso il dibattito tra le forze politiche.

I promotori dell’emendamento difendono la proposta come necessaria per combattere le frodi e snellire i procedimenti assicurativi. Tuttavia, i critici sottolineano che tempi così brevi rischiano di colpire soprattutto chi non conosce i nuovi obblighi. La norma, infatti, non prevede eccezioni per motivi di salute, ritardi burocratici o difficoltà logistiche. In pratica, se non presenti la richiesta entro 90 giorni, perdi tutto.

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Assicurazione Rc auto (Canva foto) – www.rally.it

Il diritto al risarcimento può svanire

Il timore, ora concreto, è che la nuova regola si trasformi in una vera e propria “fregatura legalizzata”, come gridano alcuni automobilisti sui social. “Pagare non serve proprio a niente se poi il risarcimento lo vedi col binocolo”, si legge in diversi commenti online. La norma potrebbe penalizzare proprio coloro che, pur essendo in regola con i pagamenti, non riescono a rispettare il nuovo limite temporale.

Prima di diventare legge, la misura dovrà superare il vaglio dei Ministeri delle Imprese e del Made in Italy e dell’Economia, ma l’orientamento è chiaro: tolleranza zero sui tempi. Se approvata, la stretta sui 90 giorni rappresenterebbe un cambiamento epocale nel rapporto tra cittadini e compagnie assicurative. E per molti, più che una tutela, potrebbe diventare una condanna.