Rivoluzione semafori, arriva il quarto colore | Dopo rosso, giallo e verde c’è anche il bianco: novità clamorosa
Semaforo rosso (Depositphotos foto) - www.rally.it
Una novità sorprendente potrebbe cambiare per sempre il modo in cui affrontiamo gli incroci: i semafori non saranno più gli stessi.
Pensare a un semaforo diverso da quello che conosciamo da sempre fa un po’ strano, vero? È uno di quegli oggetti che diamo per scontati, parte del paesaggio urbano da decenni. Eppure, anche lui, il caro vecchio semaforo, potrebbe presto cambiare pelle. Non si parla solo di tecnologia in senso stretto, ma di una vera e propria rivisitazione del modo in cui gestiamo lo spazio condiviso sulle strade.
Negli ultimi anni, la mobilità si è trasformata a una velocità pazzesca. Le auto elettriche non fanno più notizia, le colonnine di ricarica spuntano ovunque, e ora anche i semafori rischiano di non essere più quelli che conoscevamo. E la cosa curiosa è che questo cambiamento non arriva da un’azienda tech, ma da un’università. Sì, proprio così.
C’è chi pensa che per convivere con le auto autonome servano strade nuove. Ma forse basta cambiare il modo in cui le organizziamo. Per esempio, rendere più “intelligenti” gli incroci. O forse, meglio dire, renderli più adattabili. Se i veicoli si parlano tra loro, perché dovrebbero fermarsi a un rosso? La questione è tutt’altro che banale.
E allora ecco che l’idea di aggiungere qualcosa – anzi, un colore – al nostro sistema di segnalazione non sembra più così assurda. Piccoli esperimenti, zone chiuse, contesti controllati: è da lì che si parte per capire se una trovata è solo un’idea folle o un passo avanti. E in questo caso, a quanto pare, siamo più vicini alla seconda opzione.
Il futuro ha una luce nuova
Questa novità, che a prima vista può sembrare un po’ da film di fantascienza, ha in realtà uno scopo molto pratico: rendere il traffico più fluido e meno frustrante. E magari anche evitare sprechi di tempo e combustibile. Chi guida un’auto tradizionale, quando vede la luce bianca, sa che deve lasciar fare ai colleghi robotici. Nessuna rivoluzione violenta, solo un po’ più di fiducia nella tecnologia.
I primi esperimenti non avverranno certo in centro città. Si parte piano, in ambienti tipo porti o aree industriali, dove il rischio di caos è limitato e i percorsi sono più o meno sempre gli stessi. Il progetto ha già attirato l’attenzione di nomi grossi.

Una piccola modifica, un impatto enorme
Come riporta Everyeye, in Carolina del Nord, un gruppo di ricercatori della North Carolina State University sta lavorando a qualcosa che potrebbe cambiare tutto. Hanno pensato: se le auto autonome stanno arrivando (e lo stanno facendo), non sarebbe meglio dare loro un segnale dedicato? Da qui nasce il test di un semaforo con una quarta luce, bianca.
L’idea è che, quando ci sono abbastanza veicoli a guida autonoma a un incrocio, questa luce bianca si accende. A quel punto, niente più comandi da parte del semaforo: saranno le auto stesse a coordinarsi tra loro, decidendo chi passa e chi aspetta. Gli altri, quelli con le mani ancora sul volante, dovrebbero solo… seguire il gruppo. Più semplice a farsi che a dirsi (forse).
