Truffe auto, attenzione al contachilometri | Se hai questi modelli per te è la fine, sono quelli presi più di mira
Contachilometri e truffe (Pixabay foto) - www.rally.it
Occhio alle auto usate: alcune sono bersaglio di truffe sul contachilometri che possono costarti caro, molto caro.
Comprare un’auto usata può sembrare una genialata, soprattutto quando ci si imbatte in quelle offerte che ti fanno dire “ok, è destino”. Ma ecco il punto: spesso dietro al prezzo invitante c’è qualcosa che non quadra. Non si parla solo di piccoli difetti nascosti, no… il problema vero è che certe truffe sono così ben fatte che non te ne accorgi nemmeno. E quando ti rendi conto, è troppo tardi: soldi spesi male, stress assicurato e un’auto che inizia a dare problemi dopo due mesi.
Una delle fregature più comuni è proprio questa: non poter ricostruire davvero la storia dell’auto. Magari ha cambiato tre proprietari, è passata da un paese all’altro e ha visto più officine che strade. Sulla carta tutto sembra ok, ma chi ti dice che quei documenti siano aggiornati o, peggio, autentici? I tagliandi possono essere falsificati, i chilometri “aggiustati”… insomma, se non stai attento rischi di prenderti un bel bidone.
Oltre al portafoglio, però, c’è un’altra cosa in ballo: la sicurezza. Sì, perché un’auto con parti usurate e chilometri “truccati” può essere pericolosa. Freni, sospensioni, gomme… tutte cose che magari pensi siano in buono stato, ma che invece hanno già dato tutto. E quando te ne accorgi, può essere troppo tardi. E no, non basta che l’auto sembri messa bene fuori: quello che conta è sotto la scocca.
In altri Paesi ci sono già strumenti ufficiali per fare controlli seri. Prendi la Francia, ad esempio: lì c’è un sito governativo, Histovec, che ti fa vedere gratis tutta la storia dell’auto. Da noi? Si può fare, ma spesso tocca passare per portali privati tipo CarVertical o Autoviza, che però sono a pagamento. Insomma, se vuoi dormire sonni tranquilli, tocca mettersi a fare un po’ di verifiche prima di firmare.
Quando il prezzo basso non è sempre un affare
Dalla fonte Auto Moto, come riporta anche Everyeye, arriva un dato che fa riflettere: quasi il 3% delle auto sotto i 5.000 euro ha il contachilometri “ritoccato”. Un numero che fa impressione, soprattutto se pensi che, anche quando si sale di fascia, il rischio non sparisce. Anzi. Le auto di lusso manomesse sono ancora più pericolose perché falsano completamente il valore reale del veicolo e fanno perdere un sacco di soldi a chi compra.
E perché lo fanno? Beh, ovvio: più il chilometraggio è basso, più l’auto vale. Quindi c’è chi si inventa di tutto: dispositivi per bloccare il contatore, centraline truccate, aggiornamenti software… roba che manco ti immagini. Così ti trovi con un’auto che, secondo i dati, ha 90.000 km ma in realtà ne ha fatti il doppio. E lì iniziano i problemi veri: guasti, manutenzione, e magari pure rischi per la sicurezza.

I modelli nel mirino dei furbetti
Alcuni modelli poi sono più nel mirino di altri. I dati di portali come CarVertical o Autoviza dicono che marchi come BMW, Volkswagen e Audi sono i più “colpiti”. Perché? Semplice: sono richiesti, tengono bene il valore e attirano un sacco di gente. Quindi truccarli diventa più redditizio. Ma occhio: anche marche francesi o giapponesi sono nella lista. Nessuno è immune, insomma.
Alla fine, la fregatura è doppia: da una parte ci rimetti soldi, dall’altra rischi pure di trovarti con un mezzo poco sicuro. Guidare un’auto “falsificata” significa spesso sottovalutare i pezzi da cambiare o i controlli da fare. E questo può costarti caro. Perciò, prima di comprare, occhio ai dettagli, verifica i documenti e se qualcosa non ti convince… lascia stare. Sempre meglio un’auto in più da vedere che un problema in più da risolvere.
