Altro che autovelox, queste telecamere sono le più pericolose di sempre | Non rilevano la velocità

Nuovi controlli (Depositphotos foto) - www.rally.it

Nuovi controlli (Depositphotos foto) - www.rally.it

Telecamere intelligenti e invisibili stanno rivoluzionando i controlli stradali: non misurano la velocità, ma osservano ogni comportamento.

Quando si parla di multe e controlli in strada, il pensiero corre subito agli autovelox. Quelle scatole grigie o arancioni che sbucano nei punti più improbabili e, puntualmente, ti fotografano proprio quando avevi premuto un po’ troppo sull’acceleratore.

Ma oggi il vero “nemico” per gli automobilisti potrebbe essere ben altro. E non si vede nemmeno. Da un po’ di tempo, infatti, si parla sempre più spesso di strumenti che non misurano quanto corri, ma cosa fai mentre sei alla guida.

O meglio, come ti comporti con gli altri veicoli. E qui il discorso si fa più complicato. Perché non si tratta di postazioni fisse, né di lampeggi improvvisi: queste nuove tecnologie sono molto più subdole, diciamo così, e quasi impossibili da notare.

In gioco non c’è solo la velocità, ma tutta una serie di altri aspetti spesso sottovalutati da chi guida. Tipo la distanza di sicurezza, che molti ignorano pensando che basti non stare troppo appiccicati. Ma non è proprio così. Le nuove telecamere non perdonano: analizzano ogni metro, ogni secondo, e se sbagli, la multa non te la toglie nessuno.

Applicazioni severe

Ma quello che fa più discutere non è tanto il principio, quanto il modo in cui viene applicato. In alcune zone, questi strumenti sono già realtà e stanno sollevando un bel po’ di polemiche. Soprattutto per via delle sanzioni, che in certi casi possono essere davvero pesanti.

Eppure, i numeri sembrano dire che funzionano… o almeno così dicono le autorità. Le regole, poi, sono davvero severe: una distanza inferiore a 0,6 secondi equivale a infrazione grave e ti tolgono la patente per almeno tre mesi. Se stai tra 0,6 e 0,8 secondi, rischi comunque un mese di sospensione.

Traffico e distanza (Depositphotos foto) - www.rally.it
Traffico e distanza (Depositphotos foto) – www.rally.it

Una presenza costante ma invisibile

In Italia, per dire, le cose vanno molto più lisce: l’articolo 149 del Codice della Strada prevede multe, sì, ma in genere solo dopo un incidente. E non c’è nessun dispositivo simile. Almeno, per ora. In Canton Ticino invece è stato introdotto un sistema chiamato Sat Speed (sì, suona proprio come un radar spaziale), che non si limita a misurare la velocità, ma controlla anche la distanza tra i veicoli. È montato sulle auto della polizia e, mentre sfreccia per strada, registra video, calcola distanze in tempo reale e invia tutto direttamente agli uffici competenti. Praticamente, fa tutto lui.

Come riporta Corriere della Sera, solo nei primi sei mesi del 2025 ha rilevato oltre 3.400 infrazioni. E parliamo di numeri in calo rispetto agli anni precedenti: erano più di 4.900 nel 2024 e addirittura oltre 6.000 nel 2023. Quindi, tecnicamente parlando, qualcosa cambia davvero. Il sistema usa un software certificato che misura con estrema precisione la distanza tra le ruote del veicolo davanti e quello dietro. Nessun margine di errore, insomma. Ovviamente, non tutti applaudono. Anzi, in Svizzera il dibattito è accesissimo. C’è chi teme che queste tecnologie siano più punitive che preventive.