Fermo amministrativo, per farlo togliere c’è il trucco legale (e gratuito): presenta questo foglio e te lo devono rimuovere subito, è incredibile
Fermo amministrativo (Depositphotos foto) - www.rally.it
Una recente sentenza chiarisce quando l’auto non può essere bloccata per debiti: questa situazione viene prima del fisco.
Ci sono oggetti nella nostra vita che valgono più di quanto sembri. Non per un discorso affettivo, ma perché ci servono, ci fanno andare avanti. Prendi l’auto, per esempio. Per molti non è solo un mezzo con cui spostarsi. In certi casi è, letteralmente, il pezzo che tiene insieme tutto.
Quando però entrano in gioco le regole — quelle fiscali in particolare — le cose si complicano. Perché la legge tende a ragionare in termini assoluti. Hai un debito? Si agisce. Senza chiedersi troppo cosa c’è dietro quella macchina ferma in un garage o su un marciapiede. Eppure, a volte, sarebbe il caso di fermarsi e guardare meglio.
Non tutti sanno che certi provvedimenti possono colpire anche chi sta solo cercando di tirare avanti. Un fermo amministrativo su un’auto non è solo una sanzione: può diventare un problema molto più grosso, specie se quella macchina è importante. È come togliere la scala a chi deve salire sul tetto — e poi rimproverarlo perché non ci arriva.
Ma quindi… ci si può difendere? C’è una via d’uscita? Beh, non sempre. Ma una recente decisione dei giudici ha aperto una strada interessante, che mostra come certe situazioni non possono essere trattate tutte allo stesso modo.
Una questione che tocca tanti
È successo a Milano, come riporta Brocardi.it. Un uomo ha fatto ricorso contro un fermo amministrativo sulla sua auto. Aveva dei debiti — sì, più di 16.000 euro — legati a tasse, multe e quant’altro. Però, e qui arriva il punto, usava quell’auto tutti i giorni per andare a lavorare. Abitava a 24 km dal posto di lavoro e non aveva altre opzioni. Senza la macchina, niente stipendio. E senza stipendio… insomma, il cerchio si chiude.
I giudici della Commissione Tributaria Provinciale, dopo aver esaminato il caso, gli hanno dato ragione. Hanno detto che se un mezzo è essenziale per esercitare un’attività lavorativa, non può essere bloccato così, su due piedi. Il fermo in casi del genere, beh, non sta in piedi.

Il caso che ha ribaltato l’interpretazione
Il veicolo era davvero fondamentale. Nessun autobus, nessun passaggio. Niente. Solo quella macchina. I giudici hanno considerato questo aspetto e hanno deciso che sì, in un caso simile, il fermo amministrativo è illegittimo. Non perché il debito non ci fosse, ma perché bloccare l’auto significava togliere alla persona l’unico mezzo per continuare a lavorare. Un controsenso. Ecco perché, nel caso in cui capiti, è importante mostrare un foglio particolare, che non è altro che il contratto di lavoro.
Ma non è tutto. A quanto pare Equitalia — o chi per lei — non aveva nemmeno fornito la prova della notifica delle cartelle esattoriali. Cioè, mancava proprio la base per poter procedere al fermo. Questo dettaglio è stato decisivo. I giudici hanno annullato tutto, rifacendosi alla sentenza n. 9202/24/14 del 3 aprile 2014. In parole povere: se l’auto è necessaria per lavorare e non ci sono alternative, non si può fermare.
