Il meccanico non serve più a niente, l’intelligenza artificiale ti ripara pure la macchina | L’esperimento è davvero incredibile

Meccanici in "estinzione"?

Meccanici in "estinzione"? (Canva-Freepik foto) - www.rally.it

Un ruolo ormai obsoleto? La tecnologia pronta a “sovvertire” i principi validi fino ad oggi. Ecco a chi dovrai affidarti

L’intelligenza artificiale ha rapidamente raggiunto anche il settore automotive, producendo significative trasformazioni circa il modo di guidare e di approcciarsi alla strada che abbiamo mantenuto da decenni.

L’utilizzo degli algoritmi, naturalmente supportati da sistemi intelligenti, permettono di agevolare l’analisi dei dati in tempo reale, ossia nell’immediato, prendendo decisioni sulla base degli stessi.

Ciò che si ottiene, per semplificarla all’osso, è un complessivo miglioramento della sicurezza e del comfort quando si viaggia. Un obiettivo decisamente da accogliere con favore se si vuole segnare il numero 0 di fianco ai dati relativi a morti e feriti su strada.

Ultima, di certo non per importanza, è stata l’introduzione della guida autonoma, che permette alla vettura di comprendere anticipatamente la presenza di pericoli, attraverso l’impiego di radar e sensori.

Una rivoluzione tangibile

Anche il panorama automotive si trova a fare i conti con una rapida ascesa della tecnologia e delle opzioni digitali al giorno d’oggi. Scrap Car Comparison ha effettuato una ricerca dettagliata, mirata a testare l’effettiva utilità e funzionalità dei così detti ChatBot, ossia degli assistenti virtuali, tra i quali 3 in particolare, per utilizzo e diffusione, sono stati posti al centro dello studio. ChatGPT, Microsoft Copilot e AI Overview, per comprendere quale dei tre fosse in grado di risolvere i problemi tecnici sorti nelle automobili con maggiore fedeltà rispetto al disagio effettivo.

In altre parole, quale dei tre ChatBot è risultato in grado di “sostituire”, in modo quantomeno degno, il lavoro dei meccanici? AutoBlog.it ci racconta che uno dei diversi test effettuati si è concentrato su una Renault Clio del 2010, che contava circa 120.000 chilometri all’attivo, tra le cui problematiche più limitanti in fatto di guida si potevano annoverare un malfunzionamento del climatizzatore, lo slittamento della frizione e disagi al freno a mano.

Come funzionano i chatbot?
Come funzionano i chatbot? (Shutterstock foto) – www.rally.it

Quali risultati sono stati ottenuti?

Basando la valutazione delle risposte ottenute attenzionando quattro principali parametri, ossia la legalità, la precisione delle informazioni, l’utilità pratica e la sicurezza stradale, quanto emerso ci racconta che ChatGPT si è rivelato capace di fornire risposte esaustive e dettagliate in ogni loro minimo particolare, Google AI Overview ha puntato su un modo di esprimersi maggiormente sintetico, definito quasi concreto, mentre Copilot, l’AI di Microsoft, è quello che, probabilmente più di ogni altro, ha incarnato il perfetto spirito del “meccanico di fiducia”, spiegando le potenziali problematiche con toni colloquiali e con linguaggio semplice.

E’ lampante, naturalmente, che il giudizio di un professionista in merito alle difficoltà nelle quali le vetture possono incorrere, sia molto più che indispensabile e non possa in alcun modo venire sostituito. Più di qualcuno, poi, ha acceso i riflettori su una tematica particolarmente delicata: se il sistema automatizzato dovesse rendersi protagonista di un consiglio errato, portando, per esempio, a sottovalutarlo, continuando ad utilizzare l’auto, salvo poi trovarsi a doverla letteralmente “spingere”, poiché in panne, la responsabilità legale a chi dovrebbe essere attribuita? Di certo non ai ChatBot, in quanto nel merito delle risposte fornite dagli stessi viene precisato e raccomandato di rivolgersi sempre ad un esperto qualificato del settore.